Iniziativa verso la mobilitazione del 25 febbraio in Val di Susa

Venezia - #OccupyF(r)ecciaRossa verso la Val di Susa

Occupato e smontato il salottino del club frecciarossa

16 / 2 / 2012

Oggi pomeriggio un centinaio di attivisti dei centri sociali del nord est hanno occupato e smontato gli uffici del club freccia rossa, portando fino al piazzale esterno alla stazione divani, sedie, tavolini e computer , svuotando completamente l' ufficio riservato ai clienti privilegiati dell' alta velocità. L'iniziativa di oggi ha voluto essere in primo luogo un' azione concreta in solidarietà agli attivisti no tav arrestati nelle settimane scorse su ordine della procura di Torino e alle migliaia di uomini e donne che tutti i giorni lottano contro la tav in Val di Susa, ma anche contro il progetto dell' alta velocità in Veneto e quello che esso comporterebbe in termini di devastazione del territorio.                                               

Il gruppo FERROVIE (ItalFerr, RFI, Trenitalia ecc.) si prepara a spendere decine di miliardi di euro di soldi pubblici, cioè nostri, per finanziare il TAV (Treno ad Alta Velocità): progetti faraonici e inutili. Progetti che, in Val di Susa come in Veneto tra Verona, Vicenza e Padova e tra Mestre e Trieste, devasterebbero i nostri territori, per ingrassare le solite lobby del cemento e della finanza. Noi vogliamo invece poter viaggiare sui “TAQ” cioè su Treni ad Alta Qualità: ottenere finalmente un servizio di mobilità su rotaia efficiente, veloce e puntuale, a basso costo e adeguato ai bisogni reali di migliaia di donne e uomini, studentesse e studenti, lavoratrici e lavoratori pendolari che si spostano ogni giorno nel nostro Veneto. Altro che i carri bestiame in cui Trenitalia ci costringe a passare ore!

Anche per questa ragione il prossimo SABATO 25 FEBBRAIO saremo in tanti in Val di Susa alla manifestazione convocata dal movimento No Tav. Saremo in tante e in tanti perché è gravissima l'operazione repressiva con cui la Procura della Repubblica di Torino il 26 gennaio scorso ha messo in galera decine di persone colpevoli soltanto di aver partecipato alle mobilitazioni contro l’Alta Velocità ferroviaria dei mesi scorsi. Insieme diremo che per uscire dalla crisi bisogna mettere in discussione l’attuale modello di produzione e sviluppo. Insieme diremo che bisogna resistere alla rapina della finanza e costruire una vera alternativa a partire dalla difesa dei beni comuni. A partire dalla possibilità di scegliere il proprio presente per costruire un futuro diverso da quello di miseria che vorrebbero imporci.

NON E’ CRIMINALE CHI DIFENDE LA DEMOCRAZIA E IL TERRITORIO.

CRIMINALE E’ CHI DEVASTA L’AMBIENTE E CALPESTA LE COMUNITA’.

LIBER* TUTT*!

Centro sociale RIVOLTA di Porto Marghera – Laboratorio MORION casa dei beni comuni di Venezia – CSO PEDRO di Padova – BOCCIODROMO di Vicenza

Venezia - Verso la manifestazione in Val di susa

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