Venezia - Occupy the world, occupy the Biennale

Per una cultura bene comune

17 / 11 / 2011

Quest'oggi, come in molte altre città d'Italia e dell'Europa, anche Venezia ha aderito alla giornata mondiale del diritto allo studio.

L'assemblea di #occupyvenice, che da venerdì scorso era accampata di fronte alla sede di Bankitalia, questa mattina ha deciso di partire con un corteo acqueo verso la sede della Biennale per rivendicare il libero accesso alla cultura.

Più di 150 studenti  e precari sono entrati gratis ai Giardini della Biennale, per trasformando quello spazio da emblema della logica finanziaria che regola l'economia creativa, a patrimonio comune di tutti i cittadini.

Una volta all'interno è iniziata una "visita guidata" che ha toccato alcuni tra i padiglioni nazionali, con letture e installazioni realizzate dai manifestanti utilizzando testi e materiali prodotti dagli occupanti di tutto il mondo. Da Puerta del Sol a occupywallstreet, passando per Piazza Tahrir e le rivolte di Atene, è stata costruita una nuova cartografia di tutte quelle strade e quelle piazze che stanno lottando per abbattere la dittatura finanziaria.

L'ultima tappa è stata il Palazzo delle Esposizioni, dove il gruppo dei Lavoratori dell'Arte ha presentato la propria proposta per una futura mobilitazione di tutti gli operatori delle arti visive.  

L'occupazione della Biennale è continuata con una grande assemblea durante la quale sono state definite le prossime mobilitazioni cittadine.

La giornata su Undo.net

Le immagini di Marco Secchi

Appuntamento per continuare l'esperienza di #occupyvenice: martedì 22 novembre all'università, S. Sebastiano, aula colonne, ore 17.

Venezia - Occupy the world, occupy the Biennale

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