Dalle agenzie di stampa e dai giornali

Venezia non festeggia con Monti, Marchionne e Napolitano

Due giorni di celebrazioni dei potenti, contestazioni e polemiche in Laguna

8 / 6 / 2012

*** IN AGGIORNAMENTO ***

Dalle agenzie di stampa di giovedì 7 giugno 2012:

2012-06-06 12:26 MARINA MILITARE: A VENEZIA FESTA ANNIVERSARIO CON NAPOLITANO A RENDERE ONORI NAVE SCUOLA 'VESPUCCI' E LA 'SAN MARCO' VENEZIA 

(ANSA) - VENEZIA, 6 GIU - Saranno la storica nave scuola Amerigo Vespucci, attraccata davanti a Piazzetta San Marco, e l'unità anfibia San Marco, in onore alla città di Venezia, a rappresentare le navi della squadra navale e a rendere gli onori al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano con il tradizionale 'Saluto alla voce', in occasione venerdì del momento più importante delle celebrazioni per il 151/mo anniversario della Marina Militare. Le diverse iniziative in programma a Venezia per la Festa della Marina Militare sono state presentate alla Scuola navale militare Francesco Morosini di Venezia, che festeggerà nell'occasione i suoi 50 anni di attività. [...] (ANSA).

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2012-06-06 18:54 MARINA MILITARE:

DUE CONSIGLIERI DEL COMUNE DI VENEZIA RIFIUTANO INVITO. RAPPRESENTANTI LISTA CIVICA: "NIENTE DA FESTEGGIARE" 

(ANSA) - VENEZIA, 6 GIU - "Non è il momento per celebrazioni militari": con questa motivazione due consiglieri comunali di Venezia, Beppe Caccia e Camilla Seibezzi, della lista civica "in comune", hanno rifiutato l'invito ad intervenire alla Festa della Marina che sarà celebrata in città alla presenza del presidente Giorgio Napolitano. "Ringraziamo per l'invito ad intervenire al concerto che la Banda musicale della Marina Militare terrà alla Fenice domani sera, alla presenza del Presidente - hanno scritto in risposta al sindaco Giorgio Orsoni - Cortesemente ma fermamente, decliniamo però l'invito". Caccia, esponente storico ambientalista, e Seibezzi - quest'ultima presidente della Commissione comunale cultura - ritengono sia "quanto meno inopportuno che in questo momento, con l'incalzare della crisi economica, e migliaia di sfollati del terremoto che dormono nelle tendopoli, si festeggi in questo modo". "Tra concerti, cene, parate in Piazza e navi in Bacino - sottolineano i due consiglieri - la Marina Militare spenderà per autocelebrarsi centinaia di migliaia di euro (non conosciamo la cifra esatta) di soldi pubblici, mentre il nostro Comune è strangolato dalle scelte finanziarie dello Stato centrale: Imu, Patto di stabilità, tagli ai trasferimenti". Caccia e Seibezzi fanno riferimento al piano di riduzione e riconversione delle spese militari proposto dalla rete "Sbilanciamoci", per concludere che "forse, con il Presidente della Repubblica, anche capo delle Forze Armate, sarebbe stato più utile affrontare questi temi. Per queste ragioni, noi non ci stiamo, non possiamo starci e non ci saremo". (ANSA)

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Dalle Agenzie di stampa di venerdì 8 giugno 2012:

2012-06-07 12:06 MONTI A VENEZIA:CENTRI SOCIALI IMBRATTANO HOTEL CENA DI GALA VENEZIA 

(ANSA) - VENEZIA, 7 GIU - Un gruppo di una trentina giovani dei Centri sociali del Nordest con guanti e mascherine ha imbrattato stamane la hall dell'Hotel Monaco & Gran Canal di Venezia, che questa sera accoglierà una cena di gala a cui parteciperanno il premier Mario Monti e il ministro dell' ambiente Corrado Clini, oltre a vari esponenti del mondo finanziario che domani presenzieranno all'isola di San Clemente al 23/o workshop del Consiglio per le relazioni fra Italia e Usa. I manifestanti hanno gettato all'ingresso dell'albergo cibo avariato, vermi e letame ed esposto uno striscione con la scritta "Terremoto, crisi, grandi navi niente da festeggiare". "Le cene di gala offerte dai distruttori di Venezia - spiega il portavoce del Centro sociali Tommaso Cacciari, alludendo allo sponsor della serata, Costa Crociere - sono quantomeno di cattivo gusto in un Paese segnato dalla crisi economica e dal terremoto". (ANSA). 

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2012-06-07 13:48 MONTI A VENEZIA: UDC CONDANNA AZIONE CENTRI SOCIALI VENEZIA 

(ANSA) - VENEZIA, 7 GIU - "Un atto di teppismo e di vandalismo messo in atto dai soliti noti appartenenti ai centri sociali del Nord Est". Così il segretario comunale Udc Venezia Michele Scibelli e il capogruppo UDC in Comune Simone Venturini commentano il blitz di stamane all'Hotel Monaco & Gran Canal. "Oggi è successo all'Hotel Monaco, due settimane fa la stessa sorte è toccata alla sede di Equitalia - affermano -. L'Unione di Centro condanna con fermezza questo inaccettabile atto di prepotenza e arroganza. Le intimidazioni e i metodi usati dai centri sociali per testimoniare le loro idee non possono essere tollerati in una città democratica e aperta al dialogo come Venezia".(ANSA). 

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2012-06-07 14:29 MONTI A VENEZIA:CENTRI SOCIALI IMBRATTANO HOTEL CENA DI GALA (2) 

(ANSA) - VENEZIA, 7 GIU - Accertamenti sono in corso da parte della Digos di Venezia per individuare gli autori del blitz compiuto stamane all'Hotel Monaco & Gran Canal, che questa sera ospiterà una cena di gala con il premier Mario Monti. Ultimata la raccolta delle testimonianze - i giovani con maschera e guanti hanno sparso letale, vermi e immondizia Pagina 5 RASSEGNA WEB Data Pubblicazione: Ansa 08-GIU-2012 ansa (2).txt sul pavimento della hall - e la visione del filmato sull'azione messo in rete la Polizia invierà un rapporto all'autorità giudiziaria.(ANSA).

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2012-06-07 15:42 MONTI A VENEZIA:

BEPPE CACCIA A UDC, IPOCRITA CONDANNA CONTESTAZIONI VENEZIA 

(ANSA) - VENEZIA, 7 GIU - Per il consigliere comunale della Lista civica "In comune" di Venezia, Beppe Caccia, "la condanna da parte di certe forze politiche, con toni drammatici ed inquisitori, delle iniziative di contestazione al premier Monti suona davvero ipocrita e fuori luogo". "Non c'è infatti paragone tra i danni provocati dal governo dei cosidetti tecnici, e dalle oligarchie finanziarie che essi rappresentano - aggiunge - e qualche simbolico sacchetto di spazzatura". In queste ore Monti e Fornero, accusa Caccia, stanno imponendo a colpi di voti di fiducia in Parlamento una riforma del mercato del lavoro "che renderà tutti, giovani e meno giovani, più precari, insicuri e ricattabili. Per non parlare dell'attacco portato contro i Comuni, e quindi ai servizi per e direttamente alle tasche dei cittadini, con quelle porcherie, altro che un paio di secchiate di letame, chiamate Imu e Patto di stabilità". "Una sana e naturale contestazione può aiutare Monti, Marchionne e il capo della finanziaria Morgan Stanley, con cui pensavano di festeggiare indisturbati - conclude - a capire che anche a Venezia il consenso alle loro scelte sta crollando ed è invece necessario un radicale cambio di rotta". (ANSA).

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Dai giornali di venerdì 7 giugno 2012:

Da il manifesto:

Marco Petricca

VENEZIA/IL BLITZ 

Vermi e liquami per Monti, Costa e Marchionne 

Un blitz dei centri sociali veneziani nella lussuosa hall dell'Hotel Monaco & Canal Grande di Venezia per l'arrivo di Mario Monti in città, dove questa sera il premier prederà parte a una cena di gala offerta dalla Costa Crociere. Mario Monti, insieme a Sergio Marchionne, è oggi a Venezia in occasione del workshop del Consiglio per le relazioni fra Italia e Usa ospitato nell'isola di San Clemente fino a sabato. Una trentina di ragazzi a volto coperto ieri mattina alle 11,30 hanno fatto irruzione nella hall dell'Hotel cospargendola di liquami, cibi avariati, vermi e immondizia. La contestazione goliardica durata circa cinque minuti non ha sortito scontri con la polizia. «Sono fuggiti dopo pochi minuti», ha raccontato Gabriele Marchiori, direttore del lussuoso Hotel, che si trova a pochi metri da piazza San Marco, «lasciando divertiti due turisti americani che li hanno fotografati. Nessun danno per la struttura». Due le ragioni della contestazione, hanno spiegato gli ideatori della protesta. «Una cena di gala in un hotel superlusso è uno schiaffo in faccia alla politica di austerità e ai troppi italiani che la subiscono senza scelta. Ed è inaccettabile che Monti, il fautore della stagione lacrime e sangue, vi prenda parte», dice Tommaso Cacciari, portavoce del centro sociale Morion. «E per di più a offrire questa cena è la Costa Crociere», aggiunge, «una compagnia responsabile del passaggio delle grandi navi nel centro storico di Venezia e imputabile della devastazione ecologica della città e della laguna». Inoltre, ospite della stessa cena di gala pagata dalla Costa Crociere è anche il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, che lo scorso febbraio aveva detto basta al passaggio delle grandi navi in città. «Non è una contraddizione che il ministro Clini sieda a una cena dalla Costa Crociere», aggiungono i contestatori che contro il passaggio delle grandi navi hanno raccolto nel frattempo oltre 5 mila firme. «Sappiamo benissimo che il veneziano Corrado Clini appoggia lo scavo del canale Contorta Sant'Angelo, una soluzione che è una beffa devastante per la città». In giornata, per la Festa della Marina, è atteso in città anche il presidente della Repubblica Giorgio Napoletano, che ha però rifiutato di prender parte a una festa di gala al Teatro La Fenice. Inoltre è stato annunciato l'arrivo del presidente della Camera Gianfranco Fini. 

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Da il Gazzettino:

Liquami con polemica 

Blitz dei centri sociali al Monaco prima dell'arrivo di Monti. Scontro politico in Comune. 

Blitz di una trentina di disobbedienti dei centri sociali, guidati da Tommaso Cacciari, ieri mattina all'hotel Monaco a Venezia. I No Global sono entrati nella hall dell'albergo rovesciando liquami e cibo avariato per contestare la presenza del premier Monti, del ministro Clini e del gotha della finanza, in città per un vertice Italia-Usa. Ieri sera si doveva tenere la cena di gala. L'azione è tornata a sollevare polemiche politiche. A sinistra Beppe Caccia e Sebastiano Bonzio la difendono, mentre Udc e Pdl condannano e attaccano. Per il sindaco Orsoni si è trattato di "folclore". Polemiche anche da parte del Comitato No Grandi Navi per la partecipazione di Monti e Clini alla cena offerta da Costa Crociere. 

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LA POLITICA: Il Pdl chiede all'Udc di prendere le distanze dai rossoverdi. LA DIGOS: «I responsabili saranno identificati e segnalati alla Procura». 

Liquami No Global Esplode la polemica. 

Ieri mattina blitz dei centri sociali all'hotel Monaco contro Monti e i big della Finanza. Caccia e Bonzio difendono la protesta, l'Udc condanna. E Speranzon (Pdl) attacca tutti.

Vettor Maria Corsetti 

VENEZIA Ancora un blitz dei centri sociali, ancora un polverone di polemiche. Stavolta il bersaglio è stata la cena che si doveva svolgere ieri sera all'hotel Monaco, organizzata a margine del vertice Italia-Usa a San Clemente, alla presenza del premier Mario Monti e del ministro dell'ambiente, Corrado Clini. Liquami, rifiuti e un secchio di vermi veglianza». E' comparso anche un fumogeno.contro il presidente del Consiglio e il gotha della finanza americana. I manifestanti, una trentina e coperti da maschere, hanno fatto irruzione ieri alle 11.30 nella hall dell'hotel, lanciando slogan e seminando rifiuti: «Qualche minuto di protesta - ha detto il direttore Gabriele Marchiori - Ne ho bloccato uno ma poi l'ho lasciato andare, confidando nei video della sorveglianza. Gli agenti della Digos sono arrivati mentre il personale era impegnato a far scomparire le conseguenze dell'incursione. «Abbiamo raccolto le prove e cercheremo di identificare i responsabili. Poi deciderà la Procura», ha dichiarato il capo della Digos, Ezio Gaetano. A spiegare il blitz, invece, Tommaso Cacciari: «Inammissibile - ha detto - che Costa Crociere, distruttrice dell'ambiente, offra la cena a chi ci sta vuotando le tasche e ai distruttori dell'economia. Che, responsabili della crisi, nulla hanno da insegnarci». Il gesto dei No Global ha subito ricevuto la condanna dell'Udc che, per bocca del capogruppo in consiglio comunale Simone Venturini e del segretario comunale Michele Scibelli, ha parlato di «un atto di teppismo e di vandalismo prepotente e arrogante messo in atto dai soliti noti appartenenti ai centri sociali del Nord Est». «Due settimane fa - hanno detto Venturini e Scibelli - la stessa sorte è toccata alla sede di Equitalia. Sono inaccettabili le intimidazioni e i metodi usati dai centri sociali per testimoniare le loro idee non possono essere tollerati in una città democratica e aperta al dialogo come Venezia. Venezia è stanca della prepotenza di chi usa la violenza per imporre le proprie idee politiche». Ma sull'Udc è piombato l'attacco di Raffaele Speranzon, assessore provinciale e consigliere comunale del Pdl. «L'Udc si decida - è sbottato Speranzon - Sta dalla parte della legalità? E allora faccia valere questa posizione in giunta comunale, dove siede nella stessa maggioranza sostenuta dai rossoverdi. Troppo comodo condannare a parole e poi girarsi dall'altra parte per ragion di Stato. È ora di smetterla con atteggiamenti ambigui». «Questa dei centri sociali - ha aggiunto Speranzon - è una impunità che offende. Mentre cittadini, commercianti, artigiani e imprenditori sono oggetto di ispezioni, verifiche fiscali, controlli da "grande fratello", questi eterni "giovani", pagati non si sa da chi, non solo gestiscono attività commerciali in piena regola nei vari centri sociali o ai Magazzini del Sale, non solo non vengono controllati e nemmeno fatti oggetto di alcuna verifica fiscale seria, ma si permettono il lusso di oltraggiare le istituzioni e di organizzare proteste che spesso sfociano nelle violenza. L'Udc e il sindaco se ne rendono conto? E allora abbiano il coraggio di fare in modo che questa "casta" protetta sia uguale a tutti i cittadini». Ma l'azione è stata difesa da Beppe Caccia, consigliere comunale della lista In Comune. «La condanna - ha detto Caccia - da parte di certe forze politiche, con toni drammatici ed inquisitori, delle iniziative di contestazione al premier Monti suona davvero ipocrita e fuori luogo. Non c'è infatti paragone tra i danni provocati dal governo dei cosidetti tecnici, e dalle oligarchie finanziarie che essi rappresentano, e qualche simbolico sacchetto di spazzatura. Una sana e naturale contestazione può aiutare Monti, Marchionne e il capo della finanziaria Morgan Stanley, con cui pensavano di festeggiare indisturbati, a capire che anche a Venezia il consenso alle loro scelte sta crollando ed è invece necessario un radicale cambio di rotta». Dalla parte della protesta anche Sebastiano Bonzio, capogruppo della Federazione della Sinistra. «L'azione - ha commentato Bonzio - ha sicuramente avuto il merito di sottolineare l'insostenibilità ipocrisia di chi fa finta di non vedere i danni provocati dalla ricetta imposta all'Italia dal governo dei tecnici». Il sindaco Giorgio Orsoni, infine, ha smorzato i toni pur condannando l'episodio: «Non posso che disapprovare azioni di questo genere - ha affermato - Si tratta di contestazioni fuoriluogo, ma che esprimono comunque un disagio. Mi farebbe piacere che queste stesse persone manifestassero il loro dissenso in forme meno eclatanti. Ci vorrebbe una maggiore disponibilità al dialogo e non azioni folcloristiche e poco urbane. Ma aggiungo anche che non sono solo i centri sociali ad usare letame o altri materiali di questo genere nelle loro proteste».

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«Inopportuna la cena pagata da Costa» 

Il Comitato No Grandi Navi: «È evidente che il premier ha fatto una scelta di campo» 

Raffaella Vittadello 

VENEZIA Avevano chiesto un incontro a Mario Monti, ma non hanno ottenuto risposta. Ora il Comitato No Grandi Navi ha deciso di rendere pubblica la lettera indirizzata al premier, senza escludere un'azione di protesta per questa sera. «La sua partecipazione alla cena di gala sponsorizzata da Costa Crociere, alla quale interverrà anche il Ministro per l'Ambiente Corrado Clini - sostiene il portavoce Silvio Testa - appare una inopportuna scelta di campo in un momento in cui sono già state raccolte quasi 5000 firme in una ventina di giorni per l'estromissione delle navi incompatibili con la laguna» Non piace il modo con cui il Governo ha affrontato il problema delle grandi navi, il cui transito è stato vietato per stazza superiore a 40mila tonnellate ma a partire da quando ci sarà un'alternativa. «E l'unica è quella messa sul tappeto dall'Autorità Portuale, ovvero lo scavo del piccolo canale Contorta Sant'Angelo». II Comitato suggerisce invece di cambiare modello, più compatibile con la città, e si scaglia contro l'insostenibile gigantismo delle compagnie da crociera. Non a caso il Comitato aveva polemizzato anche sull'opportunità di accettare la sponsorizzazione Costa per l'operazione decoro in Piazza San Marco, che ha consentito a costo zero per il Comune di avere hostess che indirizzino i turisti. Con un incommensurabile ritorno di immagine, invece, per la compagnia. Una battuta anche sulle modalità di gestione del confronto: «Dopo gli incidenti in Val di Susa, il ministro Passera dichiarò che bisognava coinvolgere fm dalle prime fasi le comunità locali, ma i nostri appelli finora sono rimasti inascoltati».

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Dal Corriere del Veneto:

In laguna protesta al Monaco. 

Oggi arriva il premier. Letame nell'hotel di Monti Bufera sul blitz no global.

Letame, vermi e topi morti nell'hotel che ospita Monti. Azione no global, pronte le denunce. Anche la Lega condanna. 

VENEZIA - In un colpo solo: il gotha della finanza mondiale che si riunisce a Venezia per un convegno e una serata di gala sponsorizzata da Costa Crociere a cui parteciperà anche Mario Monti. Troppa grazia per gli attivisti dei centri sociali, che ne hanno approfittato per architettare una plateale azione di protesta: un gruppo di giovani no global (una trentina per la questura, un'ottantina per gli organizzatori), vestiti di nero e con i volti coperti da maschere veneziane bianche, hanno fatto irruzione nella hall dell'Hotel Monaco & Gran Canal, imbrattando pavimento e tappeti con diversi metri cubi di letame, spazzatura, alghe, fango, vermi e topi morti, ed esponendo uno striscione con la scritta «Terremoto, crisi, grandi navi: niente da festeggiare». Un blitz durato circa cinque minuti, tra lo sguardo divertito e sorpreso di turisti e clienti che filmavano la scena con il telefonino e che non è stato lasciato al caso: l'albergo veneziano, infatti, questa sera ospiterà una cena di gala a cui parteciperanno il premier Mario Monti e il ministro dell'Ambiente Corrado Clini, oltre a vari esponenti del mondo finanziario che domani prenderanno parte all'isola di San Clemente al Workshop 2012 organizzato dal Consiglio per le relazioni fra Italia e Stati Uniti. Senza contare che lo sponsor della serata è la compagnia di navigazione Costa Crociere Spa additata dagli ambientalisti come una «nemica di Venezia» nel bel mezzo della delicata questione delle grandi navi che attraversano Bacino San Marco. «Il premier chiede ai cittadini sforzi e sacrifici per uscire dalla crisi - tuona Tommaso Cacciari, leader degli attivisti veneziani - ma si intrattiene in un vertice con chi la crisi l'ha provocata e partecipa a fastose serate di gala sponsorizzate da chi vuole le navi da crociera in Canal Grande. E considerando il periodo, ci sembra una scelta di pessimo gusto». Il blitz dei no global non ha causato danni (tutto si è risolto con pulizie intense), ma probabilmente la direzione dell'hotel procederà con una denuncia, come ha annunciato il direttore Gabriele Marchiori. La Digos veneziana intanto ha già acquisito i filmati delle telecamere interne e assicura denunce d'ufficio per i reati di imbrattamento e, forse, violenza privata. L'azione dei giovani dei centri sociali, come al solito, ha scatenato un turbinio di polemiche da parte di partiti e comitati. «Avevamo scritto al premier chiedendo di ascoltare le nostre ragioni - spiega Silvio Testa, portavoce del comitato No Grandi Navi - ma non ci ha mai risposto. La sensazione, vedendolo partecipare a questa serata di gala, è che sia tutto già deciso». Le forze politiche si dividono sulle motivazioni e le modalità della protesta: per Michele Scibelli (Udc) si tratta di «un atto di teppismo e di vandalismo messo in atto dai soliti noti appartenenti ai centri sociali del Nord Est» mentre per Sebastiano Bonzio (Fed) «il blitz ha avuto il merito di sottolineare l'insostenibile ipocrisia di chi fa finta di non vedere i danni provocati dalla ricetta imposta all'Italia dal governo dei tecnici». Alessandro Vianello (Lega Nord) condanna l'azione dei no global, pur sottolineando che «anche se non condividiamo la dimostrazione, è vero che Monti ci sta portando alla rovina». L'unica voce fuori dal coro è quella del consigliere comunale della lista civica «In Comune», Beppe Caccia: «Non c'è paragone tra i danni provocati dal governo dei cosiddetti tecnici e dalle oligarchie finanziarie che essi rappresentano, e qualche simbolico sacchetto di spazzatura. Una sana e naturale contestazione può aiutare Monti, Marchionne e il capo della finanziaria Morgan Stanley, con cui pensavano di festeggiare indisturbati, a capire che anche a Venezia il consenso alle loro scelte sta crollando». 

Davide Tamiello

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Dalla Nuova Venezia (gruppo Repubblica):

Blitz dei No Global 

Vermi e alghe al Monaco. 

L'irruzione nella hall dell'albergo da parte di trenta ragazzi dei centri sociali Contestata la cena offerta da Costa Crociere: «Un segno di cattivo gusto» 

di Manuela Pivato 

Maglietta nera e maschera bianca ma non era uno scherzo di Carnevale. Era tutto vero: il liquame, le alghe e i vermi rovesciati sui marmi della hall dell'hotel Monaco proprio all'ora del cappuccino in terrazza. Il tempo di spargere il contenuto di alcuni sacchi di immondizia sul pavimento, di srotolare uno striscione con la scritta «Terremoto, crisi, grandi navi: niente da festeggiare» e i ragazzi del Centri sociali del Nordest si erano già dileguati chi a destra e chi a sinistra di calle Vallaresso. L'ultimo cadeau del blitz è stato un fumogeno piazzato davanti alle vetrine della boutique Roberto Cavalli. E' accaduto ieri mattina verso le 11 nell'albergo scelto per la cena di gala di questa sera alla presenza del premier Mario Monti, del ministro dell'Ambiente Corrado Clini e di esponenti del mondo finanziario che oggi - blindatissimi- saranno all'isola di San Clemente al workshop del Consiglio per le relazioni fra Italia e Usa. Protetto ma non abbastanza, invece, l'hotel Monaco nelle cui cucine si va preparando da giorni il sontuoso dinner di questa sera. Una trentina di No Global si sono ritrovati nei pressi dell'albergo e, indossata la maschera, hanno fatto irruzione nell'albergo con il loro carico maleodorante: vermi (vivi), immodizia e alghe che hanno rovesciato sul pavimento dell'albergo tra lo stupore dei clienti. Trenta secondi per riaversi dalla sorpresa e il portiere ha immediatamente chiamato la polizia ma il danno era ormai fatto. Migliaia di venni nuotavano tra i liquami mentre i No Global esibivano il loro striscione contro le grandi navi e la crisi. «Ne abbiamo approfittato per fare una bella pulizia della hall» la prende con filosofia il direttore Gabriele Marchiori. A blitz compiuto, il portavoce del Centro sociali Tommaso Cacciari rilasciava le sue dichiarazioni alludendo allo sponsor della serata, la Costa Crociere: «Le cene di gala offerte dai distruttori di Venezia sono quantomeno di cattivo gusto in un Paese segnato dalla crisi economica e dal terremoto. In un momento di difficoltà come questa sembra uno scherzo alla faccia della gente». Veloci com'erano arrivati se ne sono quindi andati non prima di aver gettato nel panico le commesse di Cavalli accendendo un fumogeno sotto il naso dei vestiti maculati da mille euro. Lo stato di massima allerta è continuato per l'intera giornata: tiratori scelti sui tetti del Museo Correr, cestini dei rifiuti chiusi con il nastro adesivo bianco e rosso, Digos e carabinieri ovunque. Tutto pronto per la Festa nazionale della Marina e i 50 anni della Scuola navale militare Francesco Morosini. Davanti al presidente Napolitano sfileranno 500 ex allievi. A portare il labaro sarà Andrea Castelli, nipote di Francesco Cossiga. (ha collaborato Marco Petricca)

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Tutti contro, a parte Caccia: «Non festeggeranno indisturbati»

 VENEZIA. Dissenso ma anche qualche approvazione, dopo il blitz messo in scena ieri mattina dai centri sociali veneziani nell'Hotel Monaco & Gran Canal. Qui in serata è attesa una cena a cui dovrebbero prendere parte il premier Mario Monti e David W. Heleniak per gli USA. La cena che ha causato la contestazione all'Hotel Monaco, secondo il consigliere Beppe Caccia, è nel programma ufficiale del ConsiUsa (Consiglio per le relazioni fra Italia e Usa) che organizza l'evento, è prevista questa sera alle 20,15. «E stato un atto di teppismo e di vandalismo messo in atto dai soliti noti appartenenti ai centri sociali del Nord Est», hanno commentato il segretario comunale Udc Venezia Michele Scibelli e il capogruppo Udc in Comune Simone Venturini. Rincara la dose il capogruppo del Carroccio a Ca' Farsetti, Alessandro Vianello: «Le azioni come quella di stamani da parte dei soliti dei centri sociali sono da condannare e la Lega Nord non intende scusare in alcuna maniera simili esibizioni». Malgrado la Lega Nord faccia dura opposizione al governo Monti in parlamento, Vianello spiega: «Non ha alcun senso prendersela con il locale dove arriveranno gli esponenti del governo. Piena solidarietà dunque allo staff dell'Hotel Monaco, gente che lavora e che non dovrebbe essere vittima di attacchi indirizzati ad altri». Di tutt'altra opinione la lista civica In Comune: «Una sana contestazione può aiutare Monti, Marchionne e il capo della finanziaria Morgan Stanley», dice Beppe Caccia, «che pensavano di festeggiare indisturbati. Ma anche a Venezia il consenso alle loro scelte sta crollando». A scatenare la contestazione soprattutto, il fatto che la cena di gala è offerta dalla Costa Crociere: «Contestiamo a Costa Crociere la responsabilità del passaggio delle grandi navi a Venezia e il degrado ecologico della città», dice Tommaso Cacciari del Morion, «offra una cena superlusso in un momento di durissima crisi economica». Nessun commento del sindaco Orsoni.

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Dalle Agenzie di stampa del 9 giugno 2012

MONTI SCAPPA, MA LE PROTESTE CONTINUANO ...

2012-06-08 14:15

MARCHIONNE, MONTI NON VERRA' A CONSIGLIO ITALIA-USA 
 

(ANSA) - SAN CLEMENTE (VENEZIA), 8 GIU - "Ho parlato poco fa con il presidente del Consiglio, Mario Monti. Non potrà essere qui perché trattenuto da impegni a Roma". Lo ha detto Sergio Marchionne aprendo il Consiglio per le relazioni Italia-Usa, di cui è presidente. "Monti avrebbe avuto molto piacere ad essere qui. Ci collegheremo con lui e potremo comunque fargli domande", ha aggiunto Marchionne. (ANSA). 

2012-06-08 15:55
ITALIA-USA: PROTESTA NO GLOBAL SU GRU IN BACINO SAN MARCO 

(ANSA) - VENEZIA, 8 GIU - Per protestare contro il workshop Italia-Usa a Venezia, dove è presente l'ad di Fiat Marchionne e dove era atteso il premier Mario Monti, alcuni no global sono saliti su una gru prospiciente il Bacino di San Marco e il Canale della Giudecca. Sei attivisti, in rappresentanza dei centri sociali 'Morion' e 'Rivolta', sono saliti sulla gru di un cantiere per restauri ed hanno issato uno striscione lungo una trentina di metri. Sullo striscione bianco con caratteri neri è scritto: "La nostra austerità paga il vostro lusso". Secondo uno dei portavoce dei no global veneziani, Michele Valentini, il gesto "é per contestare la politica internazionale volta ad affrontare la crisi e lo sperpero di risorse pubbliche in vertici ed incontri che non guardano alle esigenze dei cittadini ma solo ai grandi interessi". Ieri gli stessi no global avevano imbrattato la hall dell'albergo che avrebbe dovuto ospitare stasera una cena con il premier Monti.(ANSA). 


2012-06-08 13:58
VENEZIA: GRANDI NAVI; ORSONI,DECRETO HA BISOGNO INTEGRAZIONI 
(ANSA) - VENEZIA, 8 GIU - "Ho l'impressione che il decreto, pur importante, fatto dai ministri Clini e Passera, che dà degli indirizzi, abbia bisogno di una qualche integrazione perché la prospettiva che pone è troppo lunga, non compatibile con le necessità di questa città". Lo ha detto il sindaco di Venezia Giorgio Orsoni, parlando a margine delle celebrazioni della Marina in Piazza San Marco, riguardo alla questione del passaggio delle grandi navi in laguna. (ANSA).


2012-06-08 13:54
MONTI A VENEZIA:ORSONI,CHIEDERO' SBLOCCO SOLDI 'COMITATONE' 
DENARO CHE CI SPETTA E SERVE PER LA MANUTENZIONE DELLA CITTA' 

(ANSA) - VENEZIA, 8 GIU - "A Monti chiederò che sblocchi i soldi che ci spettano e che sono stati deliberati dal Comitatone e che credo debbano essere dati al più presto perché altrimenti la stessa manutenzione della città non è possibile". E' la sollecitazione che il sindaco di Venezia Giorgio Orsoni rivolgerà al premier Mario Monti, atteso stasera in città. "Ci sono anche altri temi, legati all'immagine della città nel mondo - ha aggiunto - che credo debbano essere trattati a livello nazionale, come ad esempio quello della salvaguardia fisica di tutta la laguna, nell'ambito della quale ci sta anche il tema del passaggio delle grandi navi nel bacino lagunare". Orsoni ha ricordato che stamane è andato a salutare il presidente Napoletano prima della cerimonia in Piazza San Marco, "per dargli il benvenuto personale e a fare due chiacchiere sui problemi della città". In particolare, ha sottolineato, "su quello che Venezia si aspetta dal Paese per l'importanza che ha. Un'attenzione particolare la merita - ha concluso - al di là della questione riguardante la legge speciale". (ANSA).