Venezia - Mestre: studenti verso il 6 dicembre 2012

Utente: chicca
4 / 12 / 2012

Sono state occupate circa 15 scuole nelle ultime tre settimane in tutta la provincia di Venezia ed il numero di sit-in, assemblee e autogestioni in tutte le altre scuole è ormai (positivamente) incalcolabile.

I primi ad occupare sono stati gli studenti del "Liceo Artistico di Venezia" iniziando l'occupazione con una splendida performance artistico-teatrale, ma a dare il via all'ondata di protesta è stato senza dubbio l'Istituto Gritti (turistico di Mestre) con una occupazione a porte aperte che ha visto anche la partecipazione di professori e personale ATA e, non attivo ma solidale, l'appoggio della preside.

A queste scuole si sono poi aggiunte: l'ex Mozzoni, il Pacinotti, lo Zuccante, il Bruno e il Franchetti a Mestre; mentre a Venezia occupano il Corner, l'Algarotti, il Fermi, il Sarpi, il Tommaseo e il Barbarigo.
Le occupazioni hanno ridato parola agli studenti, permettendogli di confrontarsi, costruire e proporre alternative a questo sistema scolastico che non ci garantisce alcuna prospettiva.
Inoltre ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo risistemato e pitturato parti strutturali della scuola che ormai cadono a pezzi per via dei tagli.

Ma non solo occupazioni: le autogestioni e le assemblee nelle tre sedi dell'istituto "Guggenheim", del liceo "Stefanini", delle tre scuole della Gazzera ("Volta", "Gramsci" e "Morin") ed altre iniziative nelle scuole di Dolo e Mirano hanno espresso la loro piena solidarietà verso gli occupanti e la ferma opposizione alle politiche di tagli del Governo Monti, infatti la vera forza degli studenti che si stanno mobilitando è data dal fatto che tutte le iniziative non sono isolate ma, grazie al "Coordinamento studenti medi", sono connesse e condivise con l'obbiettivo di creare un movimento forte, unito e compatto contro i tagli all'istruzione e le politiche di austerità di questo Governo.

Insomma un fiume in piena e non un fuoco di paglia, come purtroppo credeva qualche groppuscolo emarginato di piccoli burocrati più impegnato nelle elezioni che nell'ascoltare le richieste dei giovani.
Per tutti questi motivi secondo noi e' giunto il momento di oltrepassare i confini territoriali e di andare a parlare, conoscersi e confrontarsi con le altre realtà studentesche che in questa regione e in questo paese si stanno mobilitando, quindi aderiamo all'appello degli studenti di Padova e scenderemo in piazza insieme a loro Giovedi' 6 Dicembre.

Condividiamo e invitiamo gli studenti di tutte le scuole a sottoscrivere l'appello, come molti hanno già fatto (circa 15 scuole nella provincia), e a trovarsi Giovedì mattina alle 8.00 nelle stazioni F.S. Di Mestre e Venezia per prendere tutti insieme il treno e andare a Padova a costruire un grande spezzone studentesco regionale senza bandiere.