“Venezia è libera. Adesso liberiamo il Veneto”

23 / 8 / 2012

Il 17 settembre dell'anno scorso centinaia di manifestanti, convocati dai centri socociali del NordEst e sostenuti da associazioni e movimenti del Veneto, erano stati brutalmenti caricati dalla polizia del ministro dell'interno Maroni. La loro colpa rivendicare una "Venezia Bene Comune" libera ed estranea alla kermesse leghista del battesimo dei popoli del Nord.

Era l'ultimo sussulto di una forza politica stretta nell'abbraccio mortale del governo Berlusconi e travolta dalla "gestione romana del potere". Come sia andata è sotto gli occhi di tutti e nelle dettagliate cronache dei giornali; ora possiamo rivendicare quella volontà e gli stiscioni calpestati e strappati dalla violenza della polizia "Venezia è bene comune. Lega nord, la commedia è finita!" 

Oggi a distanza di quasi un anno arriva la notizia tanto attesa, la Lega Nord rinuncia alla parata a Venezia. Una vittoria di tutti quelli che erano dietro a quello striscione: oggi la commedia è davero finita.

Riportiamo le parole di commento alla notizia del consigliere comunale di Venezia Giuseppe Caccia:

“E’ l’ammissione di un fallimento storico e il segno della fine di un’epoca.” Così il consigliere comunale di Venezia, Beppe Caccia (Lista “in comune”) ha commentato l’annuncio ufficiale della cancellazione del raduno della Lega Nord, che era previsto a Venezia, come ogni anno dal 1996 ad oggi, il prossimo 16 settembre.

“E’ stata l’epoca in cui la casta padana spadroneggiava con la sua arroganza. In cui Venezia, città aperta e cosmopolita, doveva sopportare una vera e propria occupazione militare da parte di chi la invadeva per propagandare odio ed esclusione. In cui le forze dell’ordine, è accaduto solo un anno fa, venivano utilizzate come milizia privata dall’allora ministro Maroni, per tentare di zittire a colpi di manganello chi si opponeva.”

“Ed è l’ammissione di un fallimento storico – per il consigliere di “in comune” – da parte di chi aveva promesso un cambiamento reale, la messa in discussione di privilegi e rendite consolidate, maggiore autonomia e ricchezza per le nostre comunità. I risultati sono sotto gli occhi di tutti.”

“Il 16 settembre finalmente Venezia, città libera e democratica, potrà festeggiare davvero.
Adesso dobbiamo impegnarci per liberare anche il Veneto dalla casta padana e berlusconiana che ha occupato in questi anni tutti i posti di potere, ha inquinato il nostro ambiente, cementificato il territorio, fatto affari sulla sanità pubblica. E soprattutto non ha mosso un dito per tutelare in questi anni il reddito e le condizioni di vita di migliaia di persone dagli effetti della crisi.”

“Anche di questo discuteremo  - conclude Beppe Caccia – il prossimo 9 settembre a Vicenza, al Festival No Dal Molin, in un grande incontro di amministratori locali veneti, impegnati a difendere i servizi destinati ai propri cittadini e i beni comuni dall’attacco di cui sono oggetto.”