“Una rivolta che parla di beni comuni e diritti, libertà e democrazia”

Venezia. Blitz nel padiglione turco della Biennale

Iniziativa degli attivisti dei centri sociali a sostegno della primavera turca.

13 / 6 / 2013

La sorpresa ha lasciato subito il posto alla commozione, tra i ragazzi del padiglione turco della Biennale di Venezia quando hanno visto gli attivisti dei centri sociali del Nordest occupare pacificamente il loro spazio espositivo srotolando manifesti a sostegno dei manifestanti di parco Gezi. L’iniziativa ha avuto inizio verso le 15,30 alle Tese dell’Arsenale dove è stato attrezzato il padiglione della repubblica Turca. "Una ottantina di attivisti e attiviste in rappresentanza degli spazi sociali hanno pacificamente invaso la struttura, senza danneggiare le opere esposte, limitandosi a staccare il pannello con la bandiera turca e lo sponsor (Fiat). Quindi hanno esposto cartelli di solidarietà ai manifestanti turchi e volantinato ai - pochi - visitatori. Quella che sta avvenendo ad Istanbul, Ankara e in altre città turche, si legge nel volantino, “è una mobilitazione che parla un linguaggio universale di lotta e di rivolta contro l’ordine costituito, che ha attraversato e sta attraversando l’Europa e tutto il bacino del Mediterraneo” E continua: “Una rivolta che parte dalle nostre stesse rivendicazioni: beni comuni e diritti, libertà e democrazia”.

L’iniziativa è stata applaudita soprattutto dagli artisti presenti alla Biennale, dal curatore del padiglione e dai commessi turchi che sorvegliavano le opere. “Era ora che qualcuno si ricordasse che mentre noi stiamo qua, in Turchia si lotta e si muore per chiedere libertà”, ha commentato una ragazza turca. L’iniziativa ha avuto un epilogo alla stazione di Venezia quando gli attivisti dei centri sociali si sono uniti al Flash mob organizzato dal Centro pace del Comune di Venezia. “Nella notte di ieri, la polizia ha sgomberato piazza Taksim provocando oltre 100 feriti tra cui 6 versano in gravi condizioni. Una situazione intollerabile. Invitiamo tutti i cittadini a manifestare solidarietà agli attivisti turchi” si legge nel comunicato.

Sulla questione si è espresso anche l’assessore alla Pace del Comune di Venezia, Gianfranco Bettin: "Siamo a fianco dei giovani, degli ambientalisti, dei cittadini che in piazza Taksim a Istanbul e in tutta la Turchia manifestano contro l'autoritarismo e per un'altra idea di modernità. Queste manifestazioni parlano a tutta l'Europa ed esprimono, in Turchia e in altri paesi, il desiderio di maggiore libertà e democrazia ma anche il rifiuto di modelli di sviluppo distorti, secondo i quali un centro commerciale è più importante di un parco e i diktat di un governo più delle attese e delle proposte dei cittadini. Sono questioni che riguardano anche noi".