Venerdì 27 ottobre - Giornata di mobilitazione nazionale e sciopero di 24 ore in tutto il settore privato

26 / 10 / 2017

Il mondo del lavoro e della precarietà torna in piazza, domani 27 ottobre, all’interno di una giornata di sciopero generale convocata da diverse sigle del sindacalismo di base, tra cui Adl Cobas. In molte città sono previste iniziative e cortei a cui parteciperanno varie componenti e soggettività del precariato contemporaneo, anche grazie all’adesione di centri sociali, realtà studentesche, associazioni e movimenti antirazzisti ed antisessisti. Di seguito l’appello e la piattaforma della giornata promossi dall’Adl Cobas.

-          Per la cancellazione del jobs act

-          Contro la precarietà’ e contro tutte le nuove forme di “schiavitù’”

-          Per il rinnovo dei contratti nazionali e per l’applicazione ovunque della clausola sociale in caso di cambio appalto

-          Per il diritto alla cittadinanza per chi nasce e vive in Italia ( per un vero Ius Soli)

-          Per una accoglienza degna per chi fugge dalla fame e dalle guerre

-          Contro un sistema di produzione che distrugge la natura e produce continuamente catastrofi.

-          Contro le grandi opere e per la tutela dell’ambiente.

-          Contro ogni forma di violenza di genere.

Adl Cobas

In questi ultimi anni, da quando è stata approvata la nuova legge sul lavoro (Jobs Act) è aumentata la precarietà e la libertà di licenziare per motivi disciplinari, (aumento del 30 % dei licenziamenti con questa motivazione). Sono stati spesi miliardi in opere inutili (vedi MOSE a Venezia) e per salvare le banche che hanno rubato soldi a milioni di cittadini, lasciando andare al più totale degrado la cura dell’ambiente, consentendo alle industrie di inquinare acqua e aria fuori da ogni controllo. Ogni piccolo evento atmosferico o il manifestarsi di terremoti, produce enormi catastrofi, solo perché non si interviene adeguantamente investendo sulla prevenzione. L’abbattimento delle tutele sul lavoro favorisce l’insorgere di nuove forme di schiavitù sia per lavoratori italiani che per lavoratori stranieri. Ma chi si troverà più di tutti in questa condizione saranno gli ultimi arrivati che già oggi vengono costretti a lavorare gratis per dimostrare di volersi integrare e che un domani, immessi nel mercato del lavoro ufficiale, andranno ad ingrossare la fila dei nuovi schiavi, sotto l’egida del Jobs Act. E’ urgente avviare una vera rivoluzione culturale per fermare la violenza contro le donne.

Su tutte queste questioni invitiamo tutti a scioperare il 27 ottobre e a partecipare alle varie iniziative nelle città.

Gli appuntamenti in Veneto:

Padova: ore 9 stazione dei treni 

Aderiscono: Ass Razzismo Stop, Clap Padova, Cso Pedro, Cobas scuola, Clash city Workers, Asu Padova

Treviso: ore 9,30 piazzetta Aldo Moro

Aderiscono: Centro Sociale Django, Scuola d’italiano Fuori Classe, Casa dei Beni Comuni, Talking Heads, Coordinamento Studenti Medi Treviso

Verona: ore 10 Piazza Santa Toscana (Porta Vescovo)

Aderiscono: Cub, Laboratorio Sociale Paratodos, Circolo Pink, Lavoratori e lavoratrici in lotta Verona