Vai a vedere che c'entra il Clan Fidanzati...

23 / 1 / 2010

L'Associazione ASPASIA (Via Vasco De Gama, 1 - 90149 Palermo tel: 091 45546) è diretta da tal ANNA CIULLA. E' quella che ha ottenuto lo sgombero del Laboratorio Zeta perchè ha vinto una sentenza per l'assegnazione dello spazio di proprietà pubblica (Iacp) sito in Via Boito 7, con l'intento di farci un'attività di asilo privato. La prima domanda è legata proprio a questo dato: un luogo di proprietà pubblica assegnato ad una associazione privata ( inesistente sul territorio) a scopo di lucro? Ma la biografia di tale signora Ciulla spiega molte cose: già processata per corruzione e concussione, legata ( anche da relazione sentimentale) alla famiglia SCOMA, che annovera un attuale assessore della giunta Cammarata , si dice molto vicina al clan Fidanzati. I più esperti di legami di questo tipo sanno tracciare i contatti fino a Schifani, reggente della corrente a cui appartiene Scoma, oltre che attuale presidente del Senato.

L’associazione Aspasia, che avrebbe per rappresentante legale una gentile signora attorno agli 80 anni, cosa ci vuole fare nell’immobile di proprietà dello IACP, di via Arrigo Boito, a ridosso della centrale e pregiatissima via Notarbartolo? Dalle prime notizie emerse, parrebbe anche un asilo privato a pagamento, con opzione di trattamento di semiconvitto.

Dagli archivi dei giornali la conferma della condanna a 5 anni e mezzo dell’ex Assessore Giuseppe Scoma (fratello dell’ex Sindaco). Che, allora, risultò beccato dalla Giustizia per una seconda volta, per storie di tangenti chieste ed incassate, a fronte di convenzioni e contributi comunali da lui concessi, proprio all’Associazione di assistenza e solidarietà animata dalla signora Anna Ciulla. Condannata anche lei, con altre persone dell’associazione, da quella sentenza del 2003 che, pare, dimostrasse pure come con Scoma fosse intercorsa una buona consuetudine di conoscenza e collaborazione.

 L’on. Giovanni Greco (Pdl Sicilia), consigliere comunale, grande esperto di questioni sociali nel settore dell’assistenza e solidarietà, è stato interpellato da "sicilianformazioni" per appurare cosa ne sapesse di questa vicenda. “Nulla – risponde secco – non mi ricordo di queste vicende del passato, né al momento mi sovviene chi sia questa Associazione Aspasia.” “Per adesso – continua Greco - sono in allarme per una ennesimo incomprensibile atto della Giunta Cammarata. Stavolta, in materia di assistenza e solidarietà sociale. Si tratta dell’atto di indirizzo, contenuto nella delibera n°3 del 13 Gennaio 2010, che destina 500mila euro di contributi ad associazioni private che pratichino l’assistenza ai bambini in regime di semiconvitto. Senza entrare, oggi, nel merito dei prerequisiti e della regolamentazione individuata dalla Giunta, mi chiedo come mai sia maturata, all’improvviso, questa presa di posizione, che sembrerebbe voler evitare il giusto passaggio in Consiglio comunale di un delibera - a mio avviso, dubbia sul piano della legittimità - che esorbita pure dai tetti di impegno di spesa in disponibilità di legge della Giunta”.

Ma non basta.  Non si riescono a comprendere le ragioni dell’insistenza della signora Ciulla di dover entrare in possesso a tutti i costi dell’immobile di Via Arrigo Boito, assegnatole nel 2003 dallo IACP. Anche, alla luce del fatto che l’attività dell’associazione potrebbe esplicarsi lo stesso - anzi meglio - in una villetta vuota già in sua disponibilità. Che parrebbe, proveniente dai beni sequestrati ai mafiosi, allocata nel quartiere di Villagrazia, assegnata ad Aspasia, due anni fa, dal Comune di Palermo, ma che, a tutt’oggi, risulterebbe, ancora inutilizzata. Venendo meno, così, al principio antimafia dell’importante testimonianza sociale del riutilizzo.

Per chi volesse chiamare la signora Ciulla e chiedere direttamente chiarimenti, o scrivere, abbiamo pubblicato l'indirizzo dell'associazione ( che si può reperire in internet ).