Uomo. Bianco. Italiano. Neofascista.

3 / 2 / 2018

Uomo. Bianco. Italiano. Ventotto anni. Neofascista. Simbolo di Terza Posizione tatuato. Candidato alle elezioni amministrative di Corridonia (Mc) con la Lega Nord – Salvini Premier. Tricolore come mantello. Saluto romano. Alle spalle, il monumento dei caduti.

Prima. Colpi di pistola da una macchina in corsa. Vetrine di esercizi commerciali e della sede del PD perforate. Sei feriti di cui uno grave. Tutti con la pelle nera.

Ora. La città è in stato di assedio. Elicotteri in cielo. Blocchi stradali in entrata e uscita da Macerata. Scuole chiuse. Sindaco e Polizia invitano in cittadini a restare a casa. Forse ci sono complici.

Tentata strage, si direbbe. Atto premeditato, lucido, razionale, pianificato. I fascisti rivendicano. I leghisti comprendono. La guerra tra poveri si allarga.

Questo è il punto. Dopo l’omicidio di Emmanuel avvenuto a Fermo per opera di un attivista di Casa Pound, la nostra regione è ancora teatro della criminalità fascista. Vendetta dicono alcuni. Sì, lo dicono gli “itagliani”, quelli che Pamela Mastropietro è stata fatta a pezzi dalla barbarie di un negro. Che pensare alla barbarie del patriarcato e del fatto che dietro ogni femminicidio non ci sono razze e religioni, ma uomini, maschi. Quel sesso forte così vilmente debole.

Il punto è che è più facile colpire – verbalmente e fisicamente – i migranti che le banche. Immolare i primi come capri espiatori a consacrazione delle seconde. Perché questo è lo scopo dei partiti nazionalisti, xenofobi e razzisti, lasciare in pace coloro che si mangiano le grosse fette della ricchezza sociale, privatizzandola, per divertirsi nel guardare i più poveri nello scannarsi per le briciole. Questo vuole Salvini. Questo sta ottenendo.

C’è una marea nera che cresce in Europa. Non è uno scherzo. Non è folklore. Non sono innocue minoranze. Ma una reazione che si sta organizzando. Destinata a perdere, certo, ma non a non far danni. E gravi.

Le città, i quartieri soprattutto quelli periferici saranno il terreno di battaglia, perché lì dove si ha legame sociale e organizzazione di classe i neofascisti anche quelli in camicia verde, non passano. E per quanto ci riguarda, ai nostri posti ci troverete.

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