Una marea antifascista scorta Mimmo Lucano alla Sapienza

13 / 5 / 2019

La lectio magistralis di Mimmo Lucano nell’Aula 1 della Facoltà di Lettere e Filosofia della Sapienza si è tenuta eccome. Davanti a una platea gremita e composita il sindaco “sospeso” di Riace ha parlato di un modello di accoglienza “altro”, fatto con pochi soldi e tanta voglia di cooperare, di una società più giusta ed equa, di come contrastare attivamente la criminalità organizzata e il razzismo istituzionale. Non si lascia intimidire Mimmo, né dai fascisti né tantomeno da Matteo Salvini, che gli ha più volte dichiarato guerra.

Ad accogliere Lucano migliaia di antifasciste e antifascisti, che si sono dati appuntamento già alle 11 del mattino sotto la Minerva. Hanno sfilato in corteo in tutta la cittadella universitaria per ribadire - nelle varie facoltà - che i fascisti nelle università e nelle città non devono avere spazio di agibilità e di espressione. Studenti, studentesse, lavoratori e lavoratrici hanno di fatto impedito a Forza Nuova – che aveva indetto un controcomizio - di avvicinarsi ai cancelli della Sapienza, tutelando dal basso l’arrivo e la presenza di Mimmo Lucano. «La libertà inizia dove finisce il fascismo!» viene più volte detto al megafono durante la manifestazione.

Impietoso il confronto numerico con Forza Nuova, che porta in piazza non più di 20 persone le quali, per la frustrazione, picchiano anche uno studente di fronte alla Biblioteca Nazionale, luogo dove il partito neofascista si era dato appuntamento, tra l’altro sotto lo sguardo immobile della polizia.

Mimmo Lucano

Una giornata che segna una vittoria importante di chi pratica i valori della solidarietà e del mutualismo nei confronti di coloro che predicano odio e rancore verso “gli ultimi”. Ancora più importante perché arriva a pochi giorni dall’annuncio del decreto sicurezza bis fatto dal Ministro Salvini.

Ascoltiamo alcune voci dalla manifestazione di oggi, ai microfoni di Radiosonar.

-Clelia, collettivo Lettere

-Isabella, studentessa La Sapienza

-Rocco, Aula Professori Scienze Politiche

-Giulia ed Emilio, Noi Restiamo