Tutti meritano tutto! Questo il concetto ben fissato con il quale nasce il nostro collettivo, e quando diciamo nostro parliamo di tutti gli studenti universitari. Degli studenti e le studentesse che provano indignazione e rabbia per come diventerà la nostra università e per come già è!
Ci meritiamo tutto. Il merito non si costruisce a colpi di
macete, tagliando continuamente i fondi delle università già in rovina, ma con
finanziamenti per tutti gli studenti e precari dell’università. Sotto la
bandiera tanto sventolata del merito, si celano solo tagli, abbassamento della
qualità dei saperi e un innalzamento delle tasse universitarie che in tempo di
crisi nessuno di noi si può permettere.
TUTTI MERITANO una casa degna a un prezzo accessibile; TUTTI MERITANO di essere
pagati per quello che producono; TUTTI MERITANO un aiuto economico se non ce la
fanno ad andare avanti, TUTTI MERITANO di autogestire e autodeterminare i
propri percorsi di studio; TUTTI MERITANO una mensa universitaria a prezzi
popolari, spostamento con i mezzi pubblici gratuito, sconti sulla spesa al
supermercato, libri universitari a prezzi accessibili; TUTTI MERITANO di
accedere al proprio corso di laurea, di poter dire la propria sulla gestione di
corsi, biblioteche, aule studio; TUTTI MERITANO un accesso gratuito alla
cultura (cinema, teatri, incontri di formazione, libri..); in poche parole CI
MERITIAMO TUTTO!
Ci hanno detto che l’università è un investimento per un futuro lavorativo
migliore, per seguire le nostre aspirazioni, per studiare ciò che ci interessa.
Tutto questo è una menzogna! I nostri desideri, le nostre aspirazioni, il
nostro futuro, la nostra stessa esistenza, viene considerata solo quando questa
porta al profitto (per altri si intende, non certamente per noi che lavoriamo
GRATIS come tirocinanti o pagati una miseria come ricercatori e stagisti).
La precarietà è la nostra vita!
NOI SIAMO QUELLI CHE pagano 300 euro per una stanza a volte con contratti in
nero! QUELLI CHE pagano bollette pazzesche! QUELLI CHE devono
preparare 12 esami l’anno per restare in corso e se vengono bocciati saltano
pure l’appello! QUELLI CHE lavorano nei bar, centri commerciali, uffici, phone
center, pizzerie, ristoranti, cooperative, industrie, cinema, negozi, scuole,
supermercati e tanti altri posti e che sono sottopagati e sfruttati, senza
garanzie e pure in nero! QUELLI CHE cercando svago dopo giornate di studio o
dovendo accedere a servizi devono dare un sacco di soldi a bar, centri
commerciali, uffici e pizzerie.. insomma quelli che prima vengono sfruttati e
poi spennati! QUELLI CHE fanno le 150 ore all’università e sono sottopagati!
QUELLI CHE fanno anche + di 150 ore per i tirocini in università e non sono
pagati affatto! QUELLI CHE producono conoscenza e saperi in università con tesi
di laurea e ricerche, che firma il professore ordinario di turno e che al
massimo vedranno solo un contratto da fame! QUELLI a cui la borsa di studio non
basta! QUELLI CHE la borsa di studio non ce l’hanno proprio! QUELLI CHE vengono
da un altro paese o un’altra città e che qui si devono ricostruire dei rapporti
sociali, degli affetti! QUELLI CHE a Parma ci abitano da 20 anni e che sono
stufi di vedere che non cambia mai niente!
QUELLI CHE bivaccano, spaccano, urlano, ridono, piangono, studiano, resistono,
scappano, vomitano, aiutano, scrivono, leggono, mangiano, cagano, sognano,
sperano, comprano, dormono, spendono, lavorano, compongono, fotografano,
immaginano, elaborano, teorizzano, praticano,… insomma nel bene e nel male SIAMO
QUELLI CHE PRODUCONO QUESTA UNIVERSITA’ E QUESTA CITTA’ ED E’ PER QUESTO CHE MERITIAMO
TUTTO!