Trieste - Verso il workshop "Il carcere istituzionale ed il carcere dentro di noi".

Comunicato dei centri sociali del Nord Est

Utente: trilly
6 / 2 / 2010

Quasi un anno fa a Trieste Fini e Giovanardi, con il contributo scientifico di Serpelloni, hanno confermato la loro guerra alla droga. Hanno costruito un palco blindato e controllato a vista dalla Polizia per affermare ancora una volta che i drogati si curano a botte, carcere e controllo sociale. Il centro della politica italiana sulle droghe è la morale e la punizione.

Aldo Bianzino, Federico Aldrovandi, Stefano Cucchi e Marcello Lonzi sono solo alcuni degli esempi più eclatanti di questa situazione. Come loro, tanti altri nel silenzio pagano pegno alla Fini-Giovanardi.

In Italia vanno in galera consumatori e piccoli spacciatori. La maggior parte dei detenuti per violazione delle Fini-Giovanardi sono stranieri piccoli spacciatori. Ma le grandi organizzazioni che muovono milioni di euro e chili di droghe restano fuori. Per le strade si rincorre il drogato, si mettono telecamere per sorvegliarlo e vigili urbani a multarlo, e grazie alla proibizione le mafie fanno i miliardi.

Intanto le carceri italiane si riempiono, le condizioni di vita dei detenuti sono disumane e spesso ci scappa pure il morto: 72 suicidi, 175 morti in carcere nel 2009; 15 morti dall’inizio del 2010. Quanti di loro erano innocenti?

Mentre le carceri italiane si riempiono all’inverosimile e il governo vuole costruirne di nuove, le droghe circolano liberamente, i prezzi crollano e il consumo diventa di massa.

Ma il carcere è anche fuori dalle mura. È per le strade delle prove alcolometriche, è nei luoghi di lavoro dei test sui lavoratori, è nelle piazze presidiate dalle telecamere e dalla Polizia.

È arrivato il momento di riprendere con forza nei territori una battaglia di libertà e indipendenza. Vogliamo rilanciare una campagna per la depenalizzazione delle droghe e per i diritti. Vogliamo cominciare abbattendo il muro dell’indifferenza su quello che succede in carcere.

Per questo raccogliamo l’invito della rete Altra Trieste il 10 febbraio al workshop “IL CARCERE ISTITUZIONALE ED IL CARCERE DENTRO DI NOI”.

Saremo in tanti a Trieste in quei giorni per costruire insieme con altri e diversi una campagna contro la criminalizzazione, contro la penalizzazione, per la libertà e l’indipendenza.

CENTRI SOCIALI DEL NORD EST