Trieste - Siamo tutti stranieri antirazzisti

Una moltitudine colorata, allegra e festosa ha travolto la città di Trieste durante la giornata del primo marzo scacciando il razzismo dalle piazze, dalle strade e dai muri. Un'onda che si è ripresa la libertà di essere se stessa: libera, multiculturale e soprattutto antirazzista

Utente: folletto
2 / 3 / 2010

E' iniziata con una colazione multietnica una delle più belle giornate degli ultimi anni in questa città, fin dalla metà della mattina tantissime persone hanno riempito la piazza del primo appuntamento, tutti assieme per fare colazione al ritmo delle percussioni e dei balli africani.

Verso le 11 parte la seconda iniziativa: il reading itinerante di poesie straniere. La voce delle donne ha portato nelle piazze culture lontane, lingue diverse, parole fino a quel momento sconosciute o pronunciate sottovoce, e tantissime persone hanno voluto accompagnare con i loro corpi queste poesie in movimento. Senza paure o timori l'iniziativa si è trasformata in uno spontaneo corteo itinerante a tappe, bloccando di fatto strade e vie pedonali. Applausi, sorrisi, facce allegre, questa è stata la risposta delle persone incontrate lungo il cammino, più di un'ora di passeggiata antirazzista sotto un bellissimo sole.

Alle 15 un nuovo appuntamento, un nuovo concentramento per un'altra iniziativa: cancellare il razzismo dai muri della città. In duecento partono armati di pennelli e sorrisi nonostante le continue minacce da parte della digos che promette denunce. Un altro corteo spontaneo attraversa la città toccando il borgo teresiano, quartiere ricco di negozi cinesi, dove vengono cancellati i primi simboli e le prime scritte razziste. Poi il corteo avanza, attraversa il centro città raccogliendo altri sorrisi, altri applausi ed altre persone che si uniscono all'iniziativa. Largo Barriera e la zona dell'ospedale vengono travolte dall'antirazzismo che non si lascia sfuggire nessun simbolo d'odio. Si arriva all'inizio di viale XX Settembre, la storica roccaforte fascista; qui le minacce della digos si fanno più pesanti, ma la voglia di libertà è troppo forte per farsi imbrigliare dalla paranoie ed anche in viale i pennelli antirazzisti cancellano l'odio dai muri.

Si torna verso il centro città, verso la piazza del concentramento del corteo, dove diverse centinaia di persone accolgono il corteo spontaneo fra applausi, abbracci e sorrisi.

In mezz'ora Piazza Ponterosso è piena, mille persone si sono trovate lì dove fino a qualche anno fa i venditori senegalesi avevano i loro banchetti, bancarelle che da dieci anni avevano mantenuto viva una delle piazze del centro dimenticate dall'Amministrazione Comunale, la stessa che non ha esitato a cacciarli via.

Parte il corteo, davanti un lungo striscione che recita “1° marzo 2010 – siamo tutti stranieri antirazzisti”, dietro tantissime persone di tantissimi colori. Slogan, balli, salti, il corteo attraversa la città bloccando le arterie principali, a metà percorso il corteo è ormai composto da più di mille persone. Davanti al palazzo della Regione un grido lanciato da tantissimi accenti diversi: “vergogna!”, in quel palazzo il razzismo della Lega si concretizza in barriere che negano diritti ai cittadini migranti. Il corteo prosegue ed arriva nella centralissima Piazza Unità correndo ed assediando il palazzo della Prefettura. Iniziano gli interventi al microfono, tantissimi, mentre una delegazione viene accolta dal prefetto. Ci sono molte domande che aspettano risposta, dalle espulsioni ingiuste alla rigidità della Questura nel vagliare le domande del decreto flussi. Il prefetto cede, prende degli impegni nei confronti del Comitato, verranno riaperte alcune procedure, si vaglieranno assieme le prossime domande di regolarizzazione. Parole che il Comitato non intende far cadere nel dimenticatoio.

La giornata però non è finita, c'è ancora un appuntamento: l'happening serale. Tanti i gruppi musicali che si sono offerti di suonare, tantissime le persone accorse per festeggiare assieme. La sede dell'associazione culturale Etnoblog è piena, una grandissima festa per concludere una bellissima giornata.

Trieste 1marzo2010 ungiorno senza di noi MMS

Trieste 1 marzo 2010 cancellazione delle scritte razziste