Trieste, 26 gennaio - Fuori Salvini dalla città

22 / 1 / 2016

Il 26 gennaio, in occasione della visita-lampo di Salvini a Trieste, scenderemo in piazza per affermare l’esistenza di una città aperta, solidale ed antirazzista che si oppone a chi aizza guerre tra poveri per cavalcare l’onda della crisi a fini elettorali; chi semina diffidenza, avversione ed intolleranza verso chi è percepito come il diverso, “l’altro da noi”. A tutto ciò, agli slogan populisti e razzisti di partiti come la lega, noi proponiamo e vogliamo costruire altro, esaltare la bellezza che può essere generata dalla costruzione dal basso di una realtà meticcia ed inclusiva, praticata da chi in questa città vuole creare qualcosa di diverso: momenti e situazioni in cui conoscere il mondo che ci circonda, lasciando la libertà a tutti di vivere la propria vita liberamente. 

Non vogliamo lasciare indietro nessuno, non vogliamo girarci dall’altra parte rinchiudendoci all’interno di quattro mura medievali, tirando su ponti levatoi grazie all’azione richiesta a gran voce di militari e polizia, visti come risposta e “salvezza” di fronte ad invasioni immaginarie di “orde di profughi” o dal fantomatico “gender”, ma percepite come reali a causa delle propagande false, xenofobe e omofobe costruite ad arte dagli speculatori di professione, unici e veri violenti della nostra società. 

Vogliamo dimostrare che tutto ciò è solo misera ed indecente propaganda politica che ha lo scopo di distogliere l’attenzione dalle vere lotte che dovrebbero essere fatte per la dignità di tutte e tutti, non solo dei migranti ma anche di noi stessi, di chi è sfruttato sul lavoro, costretto a sopravvivere grazie a formule contrattuali come i voucher o miseri lavori a nero sottopagati, di chi subisce le prepotenze e l’arbitrio dei propri datori di lavoro. A tutta quella componente giovanile che ci pare sia sempre più marginalizzata ed inascoltata, controllata, omologata ed addomesticata. 

L’ennesima dimostrazione di ciò riguarda la sempre minor proposta di spazi di aggregazione in una città che passo dopo passo pare toglierci persino la possibilità di respirare e vivere in maniera naturale e spontanea.

Vogliamo cominciare a produrre un linguaggio diverso ed alternativo a quello del fascio-leghismo di Salvini&co, il quale deforma la realtà e dà un'immagine stereotipata ed ipocrita delle disuguaglianze ed ingiustizie della nostra società, in spazi pubblici e aperti che ci appartengono e che dobbiamo riprenderci. 

Lasciamo pure Salvini alla sua veloce visita scortata da polizia e da quattro miseri ed ignoranti razzisti nostrani. Non abbiamo bisogno di prestargli attenzioni che non merita, noi puntiamo ad altro. E puntiamo alto. 

Siamo consapevoli che il vero degrado è originato da chi ha prodotto la crisi e con essa si è arricchito, sfruttandola a suo vantaggio ed alimentando strumentali divisioni e spaccature in seno alla nostra società. Siamo tutt* noi a subire questi meccanismi creati dall’alto e ciò non l’abbiamo mai accettato e continuiamo a non accettarlo. E’ il momento di dimostrarlo ancora e con maggior evidenza e cognizione, parlando a molti e diversi e rifiutando questa distorta visione del degrado vomitata dai soliti noti. 

Esprimiamo la nostra voglia di libertà, uguaglianza e diritti per tutt*. Costruiamo una cultura comune basata sul dialogo, l’accoglienza e la lotta contro i veri nemici, il potere economico e i razzisti e fascisti nostrani e non.

Le urla e gli strilli, lo sproloquio da tastiera, il veleno e l’odio gratuiti espressi sui social network lasciamolo ai razzisti e ai Salvini di turno. Noi riprendiamoci gli spazi pubblici e le strade, mostriamo che le città appartengono a chi le ama e le vive assieme, senza discriminazioni e differenze inaccettabili e fuori dalla realtà. Rigettiamo l’idea dell’uomo forte, solo al comando, perché l’uscita dalla crisi - economica, sociale e culturale - si raggiungerà solamente attraverso la condivisione partecipata dal basso e la contaminazione fra persone, solamente attraverso la pratica di iniziative capaci di ricostruire un’idea di comunità fondata sull’antifascismo, l’antirazzismo e la contrarietà ad ogni forma di pregiudizio, per la promozione di gioia, bellezza e cultura.

Trieste antifascista e antirazzista