Contestazione durante il consiglio provinciale per l’incendio De’
Longhi: assolti i sette “no global” finiti alla sbarra con l’accusa di
manifestazione non autorizzata, interruzione del pubblico servizio e
ingiurie.
Una sola condanna a carico di Giuliano Bersani: 40 euro di multa per il
reato di minacce nei confronti del presidente della Provincia Leonardo
Muraro e 1.500 euro di multa da risarcire alla parte civile.
«I leghisti non si fanno problemi ad ingiuriare, nemmeno il
presidente della Repubblica Napolitano. L’emergenza De’ Longhi venne
gestita in modo pessimo: reagirono alle nostre proteste facendo scattare
denunce in segno di intimidazione. Oggi il giudice ci ha assolti
segnando per loro una sconfitta e dando loro il segnale che devono
imparare l’abc della democrazia». Questa la reazione a caldo di Sergio
Zulian finito alla sbarra con Nicola Vendraminetto, 27enne di Zenson di
Piave, Gabriele Lazzarin, 32enne di Santa Lucia di Piave, Fabio
Tomaselli, 30enne di Conegliano, Luigino Enzo, 51enne trevigiano, Fabio
Garzara, 49enne di Villorba e Giuliano Bersani, 43enne trevigiano, per i
fatti del 23 aprile 2007, difesi dall’avvocato Giuseppe Romano.
Quel giorno il gruppo di manifestanti si diede appuntamento davanti
all’ex sede della Provincia di via Cesare Battisti per una riunione
pubblica riguardo all’incendio che aveva devastato la sede della De’
Longhi. Secondo l’accusa avrebbero costretto il consiglio provinciale a
sospendere la seduta e offeso i partecipanti chiamandoli
«tangentopolsti, incapaci, porci, buffoni e bugiardi». Uno di loro,
Giuliano Bersani, avrebbe anche detto al presidente Muraro: «So dove
abiti, ti vengo a trovare», circostanza confermata in aula dallo stesso
presidente della Provincia. Nell’aprile scorso infatti Muraro venne
anche chiamato a rispondere davanti al giudice monocratico Angelo
Mascolo alle domande dell’accusa e della difesa, secondo la quale però
le parole pronunciate da Bersani quel giorno furono profondamente
diverse: «Se c’ammaliamo veniamo a trovarla con i referti medici»
avrebbe detto Bersani. E a riprova del fatto agli atti ci sarebbe un
video in cui queste parole sarebbero impresse nitidamente.
Quel giorno a scatenare la manifestazione dei no global fu una frase, che il numero uno del Sant’Artemio avrebbe pronunciato subito dopo l’incendio, quando la gente, nel pieno dell’emergenza, non sapeva se uscire o meno dalle loro abitazioni: «State a casa e guardatevi un film» avrebbe detto. Serena Gasparoni