Treviso: l’antirazzismo non si arresta! Annullati dal TAR i primi tre fogli di via.

Questura di TREVISO condannata a pagare le spese, quantificate in 1500,00 euro.

10 / 9 / 2015

Oggi 10 settembre 2015 il TAR del Veneto ha depositato la sentenza in seguito al ricorso contro i primi tre fogli di via emanati dalla Questura di Treviso dopo la manifestazione antirazzista dello scorso 17 Luglio davanti alla Prefettura di Treviso.

Il TAR ha annullato tutti e tre i fogli di via e, per la prima volta, ha addirittura condannato la Questura di TREVISO a pagare le spese, quantificate in 1500,00 euro.

Si tratta semplicemente di una vittoria del buon senso e della riaffermazione che nessun Questore può comportarsi da sceriffo senza seguire un minimo di regole democratiche. E’ davvero un brutto colpo per il Questore Cacciapaglia ed il Capo dell’Anticrimine Migliorini che avevano lasciato mano libera ai fascisti a Quinto di Treviso, mentre hanno fatto caricare violentemente la manifestazione antirazzista picchiando ed ammanettando i manifestanti pacifici.

Dispiace solo che Cacciapaglia e Migliorini non debbano mettere quei 1500 euro di tasca loro ma che paradossalmente li pagherà l’Amministrazione dello Stato, cioè sempre soldi presi delle nostre tasse.

Alla luce di questa sentenza riteniamo che i vertici della Questura dovrebbero solo chiedere scusa e rassegnare le loro dimissioni, anche per evitare di fare la fine del Prefetto Marrosu che è stata rimossa per la vergognosa gestione dell’accoglienza ai profughi.

Questa sentenza del TAR, con lo smacco di far pagare le spese alla Questura, riteniamo dia un colpo definitivo a tutte quelle forze, purtroppo ben presenti in città, che non sopportano il conflitto sociale, la dialettica politica, si atteggiano a giustizieri, comportandosi in modo autoritario cercando di sottrarsi a qualsiasi tipo di controllo democratico.

Vogliamo anche che il Questore revochi tutti gli altri fogli di via emanati in questi mesi, compreso l’ultimo, assurdo, in cui espelle da Vittorio Veneto un residente di Fregona perché ha aiutato e sostenuto i profughi del CEIS.

Rimane ancora più forte la convinzione che sia stato giusto manifestare il 17 luglio davanti alla Prefettura, contro il pogrom fascista di Quinto di Treviso e per l’accoglienza degna.

Rimane ancora più forte la necessità di continuare a manifestare, a schierarsi, a prendere posizione, ad agire concretamente per respingere i razzisti ed i fascisti ed invece accogliere in modo degno tutti quegli esseri umani che fuggono da guerre, dittature, persecuzioni e povertà.

Perché l’accoglienza è possibile solo con la giustizia sociale, redistribuendo la ricchezza dall’alto verso il basso, per garantire A TUTTI un reddito, un alloggio, diritti sociali ed una vita dignitosa.

ADL Cobas Treviso

Cso Django Treviso