Tribuna Treviso 18.11.11

Treviso - Edilizia, la rabbia degli studenti

Corteo e sit in: dalla Lega 80 milioni al S.Artemio, mentre le scuole sono a pezzi

18 / 11 / 2011

«Perché Muraro ha speso 80 milioni per il Sant’Artemio, mentre le nostre scuole cadono a pezzi?» Gli studenti, in piazza Borsa concludono la loro manifestazione, in occasione della Giornata internazionale per il diritto allo studio.

Erano in 250, ieri mattina, partiti in corteo dalla stazione. Organizzava la protesta la Rete degli studenti medi, in piazza anche rappresentanti del Coordinamento studentesco, la Flc-Cgil, l’Anpi (con il presidente Berto Lorenzoni) e Paolino Barbiero, segretario provinciale della Cgil. Giacomo Nilandi, quarto anno al liceo Duca degli Abruzzi, ha preso la parola. «Vogliamo far tremare le gambe alla Lega – esordisce - Basta dire che l’edilizia scolastica è un problema che non riguarda solo il Sud: guardiamo quel che succede al liceo Giorgione di Castelfranco, dove ancora ieri (martedì ndr). Muraro ha inserito nel programma elettorale il rifacimento del liceo Giorgione, ma fino a oggi non si è visto nulla. Come Zaia da presidente della Provincia: rifaremo quella scuola, aveva promesso. Nulla di nulla. Perché dobbiamo pagare noi le scelte politiche di una cattiva amministrazione?» Giacomo ne fa una questione di scelte nell’impiego delle risorse:se: «Muraro dica perché ha speso 80 milioni per il S.Artemio, perchè investe milioni in azioni Save? Cosa ce ne facciamo?» Il suo è il discorso più applaudito dai ragazzi in piazza. Giù dal palco Giacomo aggiunge: “Al Duca abbiamo problemi con le aule fredde, nella uccursale il disagio è stato risolto. In sede centrale, al secondo piano. i termosifoni funzionano a intermittenza. E questi problemi legati all’ edilizia sono estesi a moltissime scuole».

I ragazzi denunciano anche il sovraffollamento delle aule e il caro-abbonamenti delle corriere. «Non possiamo pagare 500 euro l’anno in abbonamenti per vedere tagliate le corse – dice una studentessa – Propongo il ticket-crossing: quando scendiamo dall’autobus diamo il biglietto ancora valido a qualcuno che deve salire. Non si potrebbe, ma è un segnale efficace». Intanto Marta Viotto, segretaria della Flc Cgil, incrocia le dita: »Siamo fiduciosi nella figura del nuovo ministro Profumo, persona autorevole. Ha fatto un percorso lungo nella scuola a differenza della Gelmini».