Treviso - Di nuovo assolti per aver occupato le case

Il diritto ad un alloggio dignitoso è un bene comune

17 / 6 / 2011

Ieri 15 giugno 2011 si è svolto presso il Tribunale di Treviso il processo contro una famiglia che nel 2008 aveva occupato una casa sfitta dell’ATER a Maserada. La famiglia è stata assolta in quanto, essendo precari con dei bambini ed essendo la casa pubblica sfitta ed abbandonata, l’occupazione non costituisce un reato.

 

Ricordiamo che lo sgombero di quella casa, dietro denuncia dell’Ater di Treviso, era stato molto violento con l’intervento di diverse decine di Carabinieri che addirittura hanno malmenato la signora che, sotto shock, si rifiutava di uscire dall’alloggio.

Di quella occupazione, nata dall’emergenza alloggi per le famiglie di precari e disoccupati, si era voluto creare un problema di ordine pubblico. Anziché rendere immediatamente agibile ed abitabile quella casa si è preferito sfoggiare i manganelli e murare l’alloggio riconsegnandolo ai topi ed al degrado.

Oggi sappiamo che quella famiglia occupante non ha commesso alcun reato, e che il vero scandalo è il numero intollerabile di alloggi pubblici vuoti (come in via Bianchini a Treviso), mentre i licenziamenti stanno producendo un nuovo esercito di sfrattati e senza casa.

Per questo vogliamo che questa nuova sentenza di assoluzione serva da monito a tutti quei politici e funzionari che pensano di affrontare le emergenze sociali con i carabinieri, per dire a tutti quelli che soffrono che se provano a lottare si prendono le bastonate.

Per questo crediamo sia giusto riaprire una vertenza sociale per pretendere che l’ATER la smetta di essere complice degli speculatori e finalmente si riapra una seria politica per la casa.

ADL Treviso