Trento - Voi fermi in piedi, noi Resistenti e In Movimento

Il flash mob itinerante promosso dalla Rete contro i fascismi libero e gioioso in città

7 / 3 / 2015

Oggi Trento è stata invasa da una grande festa collettiva che, per tutto il pomeriggio, ha animato il centro della città.

Da un lato le silenziose sentinelle in piedi, barricate all’interno di Piazza Cesare Battisti, a vegliare ritte, silenti e ferme per ciò che chiamano “libertà d’espressione e tutela della famiglia naturale”; dall’altra duecento antifasciste e antifascisti che, dalle 15.00 del pomeriggio, si sono mossi per tutta la città di Trento in un susseguirsi di flash mob in luoghi simbolo della città. Questa giornata, costruita con molte assemblee pubbliche e condivise, ha di fatto lanciato messaggi molto chiari in maniera festosa e colorata. Con in mente un’immagine della città e dell’Italia diversa, dirompente, aperta e gioiosa, il presidio itinerante ha rivendicato il diritto per tutte e tutti ad una piena cittadinanza, in cui chiunque è libero di scegliere quando avere una famiglia o con chi averla, di autodeterminarsi senza essere tacciati di essere innaturali, inaccettabili e non presentabili.

I luoghi colpiti dal dirompente flash mob itinerante sono stati molti, tutti di alto contenuto simbolico e sostanziale. L’istituto Sacro Cuore, che recentemente è stato luogo di pesante discriminazione nei confronti di un’insegnate precaria, a cui non è stato rinnovato il contratto di lavoro perché lesbica; 

la statua raffigurante la “famiglia perfetta” (padre, madre e figli) in Piazza Dante, simbolo massimo della discriminazione verso qualsiasi altro tipo di famiglia; 

il palazzo della Provincia, in cui ultimamente maggioranza e opposizione discutono il ddl contro le discriminazioni per orientamento sessuale, identità di genere e intersessualità, legge al momento bloccata da un ostruzionismo di basso livello, che non ne permette di fatto l’approvazione; 

il Comune di Trento, per ricordare alla Giunta che fin troppe sono le aggressioni di matrice fascista da quando la sede di Casa Pound Trento ha aperto, sede che evidentemente deve essere chiusa; Piazza Pasi, simbolo della Resistenza in quanto intitolata a Mario Pasi, partigiano che, insieme ad Ancilla Marighetto e Clorinda Menguzzato (“Ora” e “Veglia”), ricordano che la Resistenza non è una mera celebrazione, ma fa parte della storia di tutte e tutti coloro ancora oggi lottano contro ogni forma di fascismo.

Gioiosi, colorati, alle volte provocatori e festosi, il presidio itinerante ha voluto manifestare in questa maniera particolare la contrapposizione a ciò che le sentinelle in piedi rappresentano, un’idea di società chiusa, grigia e omologata, in cui le libertà individuali e collettive sono schiacciate dal peso del perbenismo e dal bigottismo di matrice clericale. Se è vero che il fascismo oggi si declina in tante forme, per cui è più giusto parlare di fascismi, è corretto pensare che le forme di contrapposizione a queste visioni distorte della realtà possono e devono essere diverse. Trento oggi lo ha dimostrato, e in un turbinio di musica e colori ha espresso la sua anima antifascista per quello che è, la gioia della diversità, i colori della libertà.

Se da un lato c’è chi, fermo e ritto sulle proprie posizioni, predica discriminazione e valori xenofobi in una piazza chiusa, dall’altro c’è chi resiste, in movimento, vivendo e attraversando a pieno la città.