Nonostante il freddo pungente anche gli antirazzisti trentini sono scesi in piazza per dire che di razzismo non si può muorire.
Con Samb e Diop nel cuore, frase riportata anche sullo striscione presente nella piazza, lo hanno fatto tutti uniti per portare solidarietà e vicinanza alla comunità senegalese che è stata duramente colpita da un lucido gesto di una mano fascita di un militante di Casa Pound, armato dall'ideologia del rancore, della xenofobia e dell'intolleranza.
Nel tempo della crisi questa ideologia sta putroppo facendo presa nella nostra società e viene accuratamente aizzata da partiti come la Lega Nord, da quelli di destra e da gruppuscoli estremisti e violenti come Casa Pound.
Le idee che hanno armato il fascista Casseri sono le stesse che vengono urlate contro l'immigrazione, sono le stesse che vorrebbero prendere i migranti a calci o a cannonate, sono le stesse che vorrebbero riaprire i forni. A Riva del Garda consiglieri di Lega e Patt si sono rifiutati di ricordare con un minuto di silenzio 4 bambini rom morti in un rogo. Uno dei padrini politici delle destra trentina, il parlamente Cristiano De Eccher, noto picchiatore, vorrebbe abolire l'apologia di fascismo.
A questi attacchi lucidi e calcolati la risposta più importante è riprendersi le piazze con il linguaggio della solidarietà, con la richiesta di nuovi diritti di cittadinanza per tutti i migranti, con l'abolizione di una legge razzista come la Bossi – Fini, con l'abolizione delle ordinanze dei sindaci sceriffi, con la fine delle deportazioni e la chiusura dei Centri d'identificazione ed espulsione.
Dagli interventi al microfono, intervallati dalla musica dei Boom Fomdation, un gruppo hip hop multietnico composto da musicisti di ben 8 paesi differenti, sono stati fatti appelli molto chiari alle istituzioni locali. Non basta essere genericamente vicini a chi subisce la violenza razzista ma occorre muoversi affinchè le sedi di Casa Pound e degli altri gruppi xenofobi chiudano.
A Riva del Garda e Bolzano infatti esiste Casa Pound. Si camuffa con vari nomi (blocco studentesco, asso di cuori, uomo libero) e in alcuni casi ricevono finanziamenti pubblici.
L'appello quindi a tutti i cittadini, ai movimenti, alle associazioni e alle istituzioni trentine di non dare nessuno spazio a coloro che si definiscono fascisti del terzo millennio e di attivarsi ogni qualvolta faranno propaganda. Solo rimanendo uniti contro il razzismo sarà possibile dire mai più alla ferocia razzista, mai più alla violenza fascista!