Oltre cento persone hanno risposto all’appello della Rete trentina contri i fascismi, che aveva lanciato per oggi (sabato 24 ottobre) un appuntamento nella centralissima Piazza Pasi per denunciare l’agguato a sfondo antiomosessuale avvenuto nella notte tra domenica 18 e lunedì 19 ottobre.
Studenti, medi ed universitari, realtà del mondo lgbt e tante singolarità della Trento solidale, antifascista ed antisessista hanno preso parola rigettando qualsiasi forma di paura e securitarismo che tenta di farsi avanti in questa ed in altre città. In tanti hanno detto basta a forme di violenze fisiche e agguati fascisti, che in questi ultimi due anni (dall’apertura della sede di Casapound) sono diventati troppo frequenti a Trento, legittimati da linguaggi omofobi sempre più diffusi.
Dopo un momento di socialità libera ed irriverente, alternato ad interventi al microfono da parte delle tante persone scese in piazza, è partito un corteo selvaggio per le strade cittadine che ha denunciato, in tanti punti strategici ed affollati, il clima di odio portato dalle destre oscurantiste e xenofobe nel territorio trentino.
Il corteo si è concluso con il blocco della rotonda dove è avvenuta la tentata aggressione, raccogliendo la solidarietà degli abitanti del quartiere e dei lavoratori e lavoratrici del vicino supermercato Orvea.