Dalla segreteria del ministro allo sviluppo economico, alle infrastrutture e ai trasporti è trapelato ieri che l'ex amministratore delegato di Intesa Sanpaolo venerdì prossimo non sarà a Trento.
Un annuncio
repentino, giunto a poche ore dal lancio sul web da parte del
coordinamento No Tav trentino di una manifestazione proprio contro il
ministro, in occasione della sua presenza nel capoluogo ospite dello
«Scoiattolo».
Passera avrebbe dovuto intervenire, il prossimo 1°
giugno al teatro Sociale, al forum delle 18 «Crescita in un'economia
matura», assieme all'amministratore delegato di Vodafone Italia Paolo
Bertoluzzo, al docente della University of California di Berkeley Barry
Eichengreen, al presidente di Mps Alessandro Profumo e alla docente di
economia alla London Buiness School Lucrezia Reichlin.
Invece, fanno
sapere da Roma, «il ministro non sarà a Trento», dove il coordinamento
No Tav - Kein Bbt contro la realizzazione del tunnel di base del
Brennero aveva nel frattempo già pensato ad accoglierlo in maniera
piuttosto rumorosa.
«Venerdì 1° giugno, all'interno di un festival dell'economia spudoratamente a sostegno del governo tecnico dei banchieri, sarà presente il ministro dello sviluppo economico, dei trasporti e delle infrastrutture, Corrado Passera. Ministro delle banche (ex amministratore delegato di Banca Intesa e artefice della fusione Intesa San Paolo), del Tav e della militarizzazione della Valsusa. Facciamo sentire in tanti e rumorosi cosa pensiamo della politica delle grandi opere devastanti e accaparratrici di denaro pubblico», si legge sull'home page del movimento No Tav : «In difesa del nostro territorio, della nostra salute e del nostro futuro - prosegue l'invito - venerdì 1° giugno ritroviamoci al teatro Sociale dalle 16.30: porta con te la bandiera No Tav, fischietti, pentole, eccetera».
Non è escluso si tratti solo di una fortuita coincidenza, ma dato il clima che purtroppo si sta respirando nelle ultime settimane nel nostro paese non è da escludere che la decisione romana sia arrivata dopo aver saputo della mobilitazione, della quale aveva parlato in mattinata anche il presidente della Provincia Lorenzo Dellai : «Desidero fare un appello, affinché il Festival dell'economia non diventi terreno per prese di posizioni non previste, ma che ho riscontrato ultimamente da annunci fatti sul web. Mi auguro che il festival non sia turbato da iniziative che vengono usate per scatenare tensione. Il festival deve rimanere informale e aperto a tutti, non vorrei diventasse un evento blindato».
Ma dal coordinamento No Tav le accuse di voler seminare tensione vengono seccamente rimandate al mittente: «Ci auguriamo davvero che Passera non abbia rinunciato per lo sbattere di padelle e coperchi - spiega Anna delle Mamme No Tav di Marco - perché questo volevamo fare. Una manifestazione assolutamente civile e pacifica come sono sempre state le nostre. Vogliamo solo opporci ad un'opera che non vogliamo, ma siamo stufe e stufi che questo nostro dissenso venga spacciato volontariamente dalle istituzioni per portatore di violenze e disordini che non ci appartengono, in modo da sminuire la nostra voce».
Le. Po.