Ci sono anche i No Tav trentini - in questi giorni nuovamente in acampada permanente in piazza Duomo - ad attraversare in modo critico la manifestazione per l'Autonomia che si è svolta oggi in piazza Battisti. Una manifestazione che a detta degli organizzatori doveva essere "apartitica" e popolare, ma che in realtà è stata organizzata dall'alto per difendere i privilegi della governance locale e che ha visto una ammucchiata bipartisan di quasi tutti i partiti, dal PD alla Lega, fino a sindacalisti di CGIL-CISL-UIL. Poche le persone che hanno deciso di scendere in piazza per difendere un modello di autonomia che nulla a che vedere con parole come autogoverno e vera democrazia nelle scelte che riguardano il futuro del Trentino.
I No Tav si sono presentati in piazza con bandiere e uno striscione molto chiaro su come è stata trasformata l'autonomia trentina: "TAV, INCENERITORE, BASE MILITARE, METROLAND - QUESTA LA VOSTRA AUTONOMIA" volantinando un nuovo "inno al Trentino (No Tav)". La giornata è proseguita con volantinaggi nelle vie del centro storico e al presidio informativo allestito ai piedi della fontana del Nettuno. Il prossimo appuntamento è per domani mattina alle 10 con una critical mass in solidarietà con gli arrestati che terminerà sotto il carcere.
Il volantino distribuito con il nuovo inno.
Ora che il potere istituzionale della Provincia è messo in difficoltà dalla manovra finanziaria del governo Monti, chiama a raccolta il popolo per difendere l'Autonomia.
Le parole retoriche di partecipazione e autogoverno nascondono una realtà ben diversa: decisioni prese da pochi nell'interesse degli industriali e dei banchieri.
Quanto alla difesa del territorio, certo non può farsene paladino chi promuove e finanzia progetti eticamente, socialmente, economicamente ed ecologicamente devastanti (il TAV Verona-Brennero, la base militare di Mattarello, l'inceneritore di Ischia Podetti, Metroland...). Senza contare che su alcune questioni – riforma dello statuto universitario e privatizzazione dell'acqua – il potere provinciale ha addirittura anticipato gli scempi di quello nazionale.
L'autonomia reale – cioè la capacità di darsi le proprie regole – è quella espressa dalle lotte dal basso, che difendono i territori autogestendoli, che si organizzano in Libere Repubbliche in cui giovani e anziani affrontano collettivamente i problemi collettivi.
Quando emerge l'autonomia concreta, il potere manda gli eserciti, come sta accadendo in Valsusa.
Anche i finti federalisti della Lega, quando le popolazioni locali si autodeterminano davvero, stanno dalla parte dei banchieri e dei grandi costruttori, ben incollati alle poltrone di “Roma ladrona”...
Invitiamo chi ama queste terre e queste montagne a fermare assieme a noi il Treno dell'Alta Voracità.
INNO AL TRENTINO (NO TAV)
Si staglian nel cielo le guglie dentate
si veston di fiori le verdi vallate
Un treno furioso minaccia il futuro
di amato trentino saremo lo scudo...
----
O giorni andati di vite noiose
ora le lotte ci scaldano il cuor
Fermeremo il TAV in Trentino
resisteremo ad ogni oppressor(RIT.)
----
Un popol tenace la terra difende
il coraggio non manca a chi non si arrende
Libero cuore, libera mente
senza padroni qui vive la gente
----
RIT.
----
Temprati nel fuoco di antiche memorie
di lotte, riscosse, di canti e di storie
Non ha più frontiere il valico alpino
ferma 'sto treno ribelle trentino
----
RIT.