Trento - Costruiamo insieme una mobilitazione contro le sentinelle in piedi

Assemblea pubblica martedì 10 febbraio ore 20,30 presso la sala circoscrizione S.Chiara - S. Giuseppe, via Giusti

3 / 2 / 2015

Diritti, uguaglianza e autodeterminazione per tutt*. Contro le veglie della paura, contro omo-transfobia, contro sessismo e misoginia: contro tutti i fascismi e la loro violenza.

Ancora una volta, sabato 7 marzo le Sentinelle in piedi, un franchising con un ottimo brand e generosi finanziatori, sarà in piazza con una delle sue veglie, silenziose ma non per questo meno violente, per ribadire pubblicamente il consueto messaggio politico di odio, intolleranza e oscurantismo.
L’attacco delle Sentinelle non è certo sporadico o isolato, ma si inserisce in un quadro di sante alleanze ben più ampio. Un esempio su tutti: il convegno “Difendere la famiglia per difendere la comunità”, tenutosi a Milano il 17 gennaio, organizzato dall’area del più bieco oltranzismo cattolico e tenutosi all’interno della sede della Regione, con la benedicente presenza del Presidente Roberto Maroni e con tanto di esibizione del marchio Expò. D'altra parte, sarebbe ingenuamente ottimista pensare che il Trentino sia al riparo da questo genere di rigurgiti.
Oltre alle ben veglianti Sentinelle, molti e inquietanti sono i segnali di questi mesi:

- a Volano il 29 gennaio scorso la associazioni integraliste cattoliche “La Torre” e “ProVita” hanno tenuto un’iniziativa pubblica dal titolo “Vita e Famiglia. Crisi dell’Occidente e rinascita dell’Oriente?”. Le associazioni invitano a riconoscere nientemeno che nella Russia di Putin (nota per la sistematica persecuzione delle persone omosessuali) un faro di civiltà, contro la decadenza dell’“ideologia gender e degli aborti selettivi”. Tutto questo con la partecipazione alla serata dei consiglieri provinciali Rodolfo Borga e Claudio Cia, tra i più strenui oppositori della legge contro l'omo-transfobia in discussone in Consiglio provinciale;
- negli stessi mesi, sempre a Trento, i “bravi ragazzi” di Casa Pound, quando non impegnati a picchiare, accoltellare e minacciare, organizzavano presso la propria sede (che, lo ricordiamo, è ancora aperta) la proiezione de “Le vestali del Duce”, documentario dedicato al Servizio Ausiliario Femminile voluto nel ‘44 da Mussolini. Gli stessi giovani camerati si fanno generosamente promotori di una campagna sulla retribuzione per le neo-madri dall’evocativo titolo “È tempo di essere madri”, il cui contenuto populista scimmiotta le retoriche di “quando c’era lui” e le donne stavano al posto loro, quello di “spose e madri ideali”, ben protette dal focolare domestico (focolare in cui, sia detto per inciso, santamente si consuma la metà degli italici stupri);
- il 7 febbraio a Trento, invitato dal “Movimento per la vita”, tornerà Mario Adinolfi, l'ospite d'onore del convegno milanese e fondatore del quotidiano “La Croce – contro i falsi miti di progresso”. Nell'evento dal fuorviante titolo “La forza rivoluzionaria della tenerezza”, molto probabilmente verrà snocciolata l'ammuffita ideologia adinolfiana contro la dittatura del “pensiero unico”: dove la moglie deve essere cristiana e sottomessa (ma lui è per la parità!) il preservativo è un inutile e fastidioso orpello da non utilizzare, l'aborto e la procreazione medicalmente assistita sono spacciati come i veri e unici mali del nostro tempo (per non parlare dei matrimoni same-sex, delle adozioni da parte di coppie omoessuali e dell'educazione affettivo-sessuale nelle scuole).

Impossibile non scorgere nell’intreccio di queste trame un disegno politico che si sta facendo sempre più chiaro: un’idea di società reazionaria, in cui si rinsaldano gli storici legami tra destra istituzionale, galassia neo-fascista e cattolicesimo oltranzista. Tutto questo, nel silenzio complice di tanta parte delle forze di governo (ai più vari livelli).
Un disegno politico la cui legittimità culturale purtroppo cresce e colpisce. Colpisce le persone lesbiche, gay, bisessuali, transgender e transessuali, allo scopo di bloccare ogni possibilità di riconoscimento di diritti di cittadinanza, accesso al welfare e uguaglianza. Colpisce, oggi come ieri, le donne, il loro diritto alla libertà e all’autodeterminazione, in un paese in cui, a suon di Movimenti per la vita e obiettori di coscienza, sono riusciti a far diventare l’interruzione di gravidanza un’odissea medico-istituzionale umiliante e violenta.
Un disegno che colpisce il diritto alla formazione nella scuola pubblica, mobilitando anche lì l’oltranzismo contro la fantomatica “ideologia del gender” e contro ogni tipo di educazione all’affettività, alla sessualità, alla conoscenza e libera sperimentazione di sé (immaginate che sciagura, se un giorno insegnassimo alle bambine e ai bambini che possono essere liber* di scegliere che cosa vogliono essere e fare della loro vita!).
Un disegno che colpisce tutte e tutti coloro che si riconoscono in un’idea di società libera, solidale, aperta e realmente antifascista.
Se per queste ragioni il quadro italiano sembra più che proccupante, fortunatamente non mancano processi di cambiamento e di opposizione ai fondamentalismi fan ben sperare. Basti pensare alla vittoria della resistenza cura a Kobane che da una parte ha respinto l'avanzata dei truci integralisti dell'Isis, dall'altro ha mostrato al mondo intero che il fondamentalismo si combatte attraverso l’autogoverno e l’autodeterminazione politica, sociale e di genere.

Crediamo per questo che sia importante incontrarsi, discutere su come vogliamo opporci alle Sentinelle in piedi il 7 Marzo e costruire una piazza colorata, festante e politica nei contenuti, che dica a questa città come vogliamo il nostro presente e il nostro futuro.
Chiediamo pertanto a tutte le realtà associative, sindacali, partitiche, al mondo della scuola, a tutte le individualità che credono nella necessità di lanciare un segnale per un Trentino libero e solidale di partecipare all'assemblea indetta il 10 Febbraio alle ore 20.30 presso la Sala Circoscrizionale di Via Perini.

Rete contro i fascismi