Una festa aspettata come una piccola liberazione, organizzata in poche ore grazie ai sound system e gli attivisti del Cso Bruno e dei comitati acqua bene comune che hanno lanciato attraverso sms, social network e mailing list la proposta di festeggiare tutti uniti in piazza Duomo la vittoria referendaria.
Una vittoria che nasce dal basso, dalla caparbietà di migliaia di comitati che in tutta la penisola hanno voluto scommettere che è possibile -nonostante i poteri forti, i boicottaggi informativi dei media nazionali, gli inviti ad andare al mare - riprendersi il controllo di un bene comune fondamentale come l'acqua e di scacciare l'incubo nucleare.
Un percorso lento e costante che anche in Trentino ha visto abbattere barriere e far comunicare mondi e luoghi solitamente distanti, diversi: nelle ultime settimane l'agenda dei comitati territoriali, attivi in tutto il Trentino, è stata caratterizzata dal moltiplicarsi di iniziative informative e momenti comuni di sensibilizzazione. Uno sforzo che con il primato di provincia con più votanti è stato degnamente ripagato: oggi, innanzitutto, ha vinto la democrazia dei beni comuni.
