Trento - #12D in piazza per uno sciopero sociale, autonomo e autorganizzato

Lungo il percorso sono stati sanzionati i luoghi simbolo della precarietà in Trentino

12 / 12 / 2014

In parallelo alla manifestazione di Cgil e Uil, meramente rappresentativa e parecchio vuota di contenuti, il Laboratorio cittadino contro la precarietà – composta da diverse realtà politiche e singoli soggetti – ha iniziato la sua giornata di lotta all’alba di questa mattina sanzionando la sede della Manpower, l’agenzia interinale complice nel reclutamento dei "lavoratori volontari" per Expo2015.

La mattinata è poi proseguita con una manifestazione cittadina che ha visto la partecipazione di diverse decine di persone: non il solito codazzo al corteo dei sindacati confederali – questi ultimi protagonisti dell’attacco ai salari dei lavoratori, ai redditi dei soggetti produttivi e al welfare, nonchè sono stati tardivi nell'opporsi alle politiche di Renzi -, bensì un corteo auto-organizzato e determinato che ha visto la partecipazione di quelle figure sociali che maggiormente sono toccate dalla crisi e dalle manovre del Governo Renzi.

Il corteo selvaggio di precari, studenti, lavoratori e disoccupati ha attraversato la città, bloccandone le strade in maniera non autorizzata. Durante il percorso sono stati toccati diversi obiettivi, rappresentativi della precarietà e dello smantellamento dei diritti e del welfare qui in Trentino.

Il corteo, che è partito da Piazza Dante, si è posto come primo obiettivo la manomissione delle obliteratrici degli autobus, contro il caro vita e il prezzo del  biglietto troppo alto, per un trasporto gratuito per tutti. Dalla stazione, il corteo si è mosso per le strade della città raggiungendo diversi altri luoghi simbolo.

A partire dal Palazzo della Provincia, luogo del potere locale che fa tanto parlare di sé, soprattutto dopo che è emerso lo scandalo dei vitalizi generosi per molti dei consiglieri. Gli strikers hanno chiuso simbolicamente il palazzo, contro il finanziamento alle grandi opere, infatti la Provincia trentina investe fondi generosi in opere inutili e nocive, come il TAV o il NOT (Nuovo Ospedale Trento). Con la chiusura simbolica del palazzo gli strikers hanno affermato a gran voce che l'unica grande opera di cui si sente necessità sia "casa e reddito per tutte e tutti".

In seguito il corteo si è spostato verso la sede della Federazione delle Cooperative, nucleo della precarietà e dello sfruttamento nel mondo del lavoro poiché assume a progetto gran parte dei suoi lavoratori e spesso si avvale di tirocinanti e stagisti a costo zero, col benestare dell'Università; un momento caldo visto che la Cooperazione abusa di contratti precari per recuperare i buchi economici fatti dai loro manager, come nel caso delle cantine LaVis, dove proprio ieri i lavoratori della cantina hanno occupato gli uffici perché non percepiscono lo stipendio. Inoltre, la federazione in questi ultimi anni si è resa protagonista di operazioni di speculazione immobiliaria alquanto discutibili, che alla fine sono riuscite a limitare le perdite solo perché la provincia l'ha soccorsa acquistando le aree , utilizzando perciò i soldi della collettività per ripianare i debiti dei manager. La logica che sta dietro a queste scelte appare perciò simile a quella di molti padroni: si socializzano i debiti mentre si privatizzano i profitti.

Rivendicando il diritto a un lavoro garantito e pagato, per una cooperazione vera, orizzontale e partecipata, il corteo ha chiuso anche questo palazzo e l’ha sanzionato a suon di uova.

Continuando per le strade della città, si è poi arrivati sotto la sede del PD, partito politicamente responsabile dello Sblocca Italia, del Jobs Act, della Buona Scuola, del piano casa e dei rispettivi effetti disastrosi. Anche questo palazzo è dunque stato sanzionato con un fitto lancio di uova.

Questo 12 dicembre a Trento le strade della città sono state attraversate da un corteo selvaggio e composito, formato da tanti soggetti diversi,  tutti facenti parte di un presente precario e incerto. Voci diverse nella stessa piazza che hanno rivendicato diritti diversi ma tutti legati tra loro, strettamente.

#12D - Trento - Interventi della giornata

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