Trento 01.06.14 - WS 3: "Modelli di democrazia partecipativa e di riappropriazione sociale per la gestione dei beni comuni digitali"

3 / 6 / 2014

Il tavolo sui beni comuni digitali ha visto la partecipazione di una trentina di persone, tra attivisti, promotori di progetti specifici e uditori interessati. I progetti che hanno condiviso le loro esperienze sono: associazione per il software libero, collettivo Autistici/inventati, centro studi Hermes per la trasparenza e i diritti umani in rete, Linuxtrent, liquid feeback (partito pirata), openstreetmap, open knowledge foundation, smappamenti, WiildOS, Wikimedia Italia.

Partendo dall'introduzione mattutina sui beni comuni digitali come prodotti del lavoro della conoscenza, si e' discusso di: 1) tematiche relative a Internet come bene comune, messa in discussione dai tentativi delle grandi imprese di intervenire sulla cosiddetta neutralita' della rete (l'accesso non discriminante all'infrastruttura di rete), 2) temi relativi alla privacy e all'anonimato in un'economia della rete sempre piu' monopolistica e in una società sempre più securitaria, come nel caso NSA - Snowden di denuncia e dissenso, 3) la centralità delle forme di conoscenza aperta (open knowledge) e del software libero (free software). In ultimo, si segnala come il tema dell'economia politica della società digitalizzata è stato ampiamente discusso, senza pervenire a visioni unitarie, un elemento che suggerisce la necessità di un percorso di elaborazione collettiva sul tema.

In conclusione, il tavolo si è proposto di agire in tre direzioni.

In primo luogo, il tavolo si concentrerà sulla costruzione di un "vademecum di buone pratiche digitali" rivolto ai non addetti ai lavori, da condividere con tutte le componenti del movimento e utile per diffondere le buone pratiche digitali a una platea più ampia possibile.

In secondo luogo, si propone l'elaborazione di un'iniziativa che spinga le istituzioni locali a dare seguito alla già esistente legge provinciale sul software libero, in quanto la legge vincola la PAT a farsi promotrice dell'adozione di software libero, legge tutt'ora ampiamente inapplicata. Chiediamo dunque che il presidente Ugo Rossi, visto il passaggio all'OltrEconomia Festival e la sua manifestazione di interesse a un confronto, si faccia promotore del recupero e dell'applicazione della legge provinciale già citata.

Infine, come progettualità locale, il tavolo sostiene la costruzione di spazi fisici di condivisione, come il progetto di hacklab presso il Centro Sociale Bruno, e di infrastrutture locali orientate alle buone pratiche digitali anti-monopolistiche, come la proposta di realizzazione di una rete comunitaria nella città di Trento (progetto Ninux). Spazi e infrastrutture di questo tipo potrebbero diventare un punto di riferimento per l'elaborazione teorica, l'emergere di iniziative progettuali e politiche e per la promozione di pratiche digitali orientate al comune.