Terzigno - Una comunità in lotta per il bene comune - Intervista a Angelo Genovese

25 / 10 / 2010

Continua la presenza delle popolazioni dell'area vesuviana contro la discarica di Terzigno.

Dopo l'enorme manifestazione di domenica è ancora più chiaro che la richiesta è di confermare la non apertura della seconda discarica e di porre fine ai disagi che la discarica già funzionante comporta per l'intera zona.

Intervista con Angelo Genovese Movimento per la difesa del territorio Area Vesuviana.

""Attualmente la situazione continua a essere di grande mobilitazione: ieri c'è stata una grande manifestazione autoconvocata con più di diecimila persone che si è svolta con la massima tranquillità, anche se nella notte ci sono stati episodi di scontro di gruppi di cittadini con auto della polizia in borghese, con 3 arresti, a testimonianza di una situazione che non vuole essere pacificata, da parte delle forze dell'ordine.

Ai cittadini non interessa molto il fatto che i sindaci incontrino Bertolaso, e poco interessa anche quello che si dicono. Noi abbiamo posto delle condizioni molto rigide sulla questione, a partire dall'accantonamento del progetto di apertura di una nuova discarica e dalla chiusura dell'attuale discarica che ha provocato avvelenamento dell'ambiente, oltre all'avvio delle opere di bonifica del territorio. Questo è quello che vuole la cittadinanza nella sua interezza e i sindaci ne sono coscienti, quindi si guardano bene dal sottoscrivere gli accordi. Esiste ormai un controllo molto preciso da parte dei cittadini, una democrazia diretta che sta crescendo dal basso.

Non siamo in grado di prevedere come andranno le cose, noi siamo quì a resistere. Siamo cittadini che vivono in questo territorio, che lo difendono, che fanno manifestazioni, appelli anche alle comunità nazionali e internazionali, non solo per la questione della salute ma anche per una questione di democrazia, di azioni partecipate.

La condivisione delle scelte da parte della popolazione  è fondamentale: quando si parla di scelte condivise che fa il governo loro intendono quelle dei militari, le loro sono scelte "con divisa", in nome di una politica fondata unicamente sugli interessi dell'industria e della camorra.

Questo movimento dal 2007, quando si volevano aprire le prime discariche nel Vesuvio, ha maturato un percorso molto unitario, con idee molto precise sulle alternative da richiedere in tema di rifiuti in provincia di Napoli e in Campania.

Abbiamo visto una rapida crescita della maturità della popolazione, sia dal punto di vista della formazione/informazione, che dal punto di vista della partecipazione e determinazione. Ci troviamo spesso difronte a cariche molto violente da parte delle forze dell'ordine ma i cittadini ritornano sempre più numerosi e determinati a non farsi intimidire. Anche i tentativi sempre più fantasiosi di criminalizzarci (anarcoinsurrezionalisti, camorristi, ecc.) si risolvono in una farsa. Ovviamente come in ogni parte del paese ci troviamo difronte ad una popolazione variegata e quindi ci sono anche diverse forme di lotta"

Intervista ad Angelo Movimento per la Difesa del Territorio area vesuviana