La domenica inizia con un corteo "funebre", con tanto di carro delle onoranze e corona di fiori firmata: "I cittadini del parco nazionale del Vesuvio", dei cittadini di Terzigno, Boscoreale e Boscotrecase, riunitisi alla rotonda dei Passanti per raggiungere rigorosamente a piedi, come chiesto dagli organizzatori, la rotonda di via Panoramica, luogo del presidio permanente della protesta.
In testa al corteo mamme e bambini di Boscoreale.
Alle finestre i cittadini hanno appeso delle lenzuola bianche e sugli striscioni si legge: "Voi mangiate i nostri soldi, noi mangiano camorra e rifiuti", e ancora: "Berlusconi e Bertolaso anche l'Europa vi ha schifato". Il corteo ha sfilato sulle note dell'inno nazionale, sventolando bandiere dell'Italia su cui c'è scritto: "Abbbiamo la stessa bandiera ma non siamo italiani".
La notte c'erano stati ancora scontri, iniziati dopo l'esito degli incontri tra il capo della Protezione Civile Bertolaso e i sindaci dell'area vesuviana.
L'esito non è stato quello che si voleva, visto che non c'è stata nessuna decisione chiara in merito alla decisione di non attivare la seconda discarica .
La richiesta è infatti che, anche attraverso un decreto legge, ci sia la immediata revoca del progetto di apertura del secondo invaso, ovvero quello di cava Vitiello.
In mattinata pare ci sarà un altro incontro in Prefettura ma la gente chiede la massima chiarezza e non una generica sospensione della seconda discarica.
Foto di Raffaele Annunziata