Giovedi’ 4 novembre giornata di mobilitazione in solidarietà con Terzigno.

Terzigno : Attesa per la riapertura di Cava Sari.

In tanti contro l’accordo sindaci-Berlusconi.

2 / 11 / 2010

Nei comuni vesuviani intanto prosegue l’attesa per la riapertura della discarica di Cava Sari.

La manifestazione del 30 ottobre scorso ha evidenziato come esista una parte consistente della comunità che non accetta l’accordo tra Berlusconi ed i sindaci della zona che prevede la riapertura della discarica Sari e l’eliminazione della discarica di Cava Vitiello in attesa di centinaia di milioni di euro elargiti ai comuni della zona come “ristoro e compensazione” per il “fastidio” di avere una discarica sul proprio territorio.

È evidente che quei fondi di compensazione fanno gola a molti, non solo ai sindaci che vedrebbero improvvisamente piovere denaro fresco nelle casse comunali in un periodo di crisi durissima, ma anche per le attività imprenditoriali della zona a cominciare dai ristoratori molto spesso legati anche ad i poteri criminali. Venerdi’ scorso la Digos della Questura di Napoli ha interrotto un summit in un ristorante della zona tra il sindaco di Boscoreale Langella e i ristoratori della zona.

I toni della manifestazione del 30 ottobre raccontavano da un lato la voglia di affermare una vittoria importante e di tutti, quella dell’annuncio dell’eliminazione di Cava Vitiello dalla legge 123 che individua i siti da adibire a discarica in Campania. Dall’altro anche la determinazione a chiedere subito la chiusura della discarica di Cava Sari.

Intanto bisognerà capire quale sarà l’iter che porterà all’eliminazione di Cava Vitiello della legge dello stato. Ricordiamo che proprio Guido Bertolaso aveva sottolineato nelle ultime settimane che bisognava rispettare le leggi e la decisione di fare una discarica in Cava Vitiello era già una legge dello stato.

Appare comunque evidente la difficoltà estrema in cui si trova il governo in questi giorni. A testimoniare lo stato di apprensione del governo centrale e delle istituzioni locali a cominciare da Provincia e Regione, i continui appelli a “trovare un’accordo” con le comunità in lotta. Succede a Terzigno e succede anche a Chiaiano dove i rappresentanti del Presidio permanente sono stati convocati dalla Provincia di Napoli e dalla Protezione Civile due volte in una sola settimana in merito ai conferimenti straordinari.

Sarà decisivo capire cosa avverrà quando gli autocompattatori proveranno a rientrare nella discarica di Cava Sari. Nessuno al momento può dire con certezza quando questo avverrà. La Protezione Civile dapprima aveva indicato la data di giovedi’ 28 ottobre per poi rinviare di 48 ore ovvero al sabato 30 ottobre. In seguito un nuovo rinvio che non permette di comprendere quando i mezzi dei rifiuti proveranno a rientrare in discarica a Terzigno. Appare evidente che la Protezione Civile prova a prendere tempo con la speranza di sfiancare i manifestanti ed entrare con tutta calma in discarica.

Staremo a vedere.

Intanto dal comitato Vesuvio in lotta, uno dei comitati della protesta di Terzigno e dei comuni vesuviani, viene lanciato l’appello, raccolto da diversi comitati della Campania, di una giornata di azione, mobilitazione e sostegno alla lotta di Terzigno. Il prossimo giovedì 4 novembre sarà una giornata in cui chiunque in tutto il paese può svolgere iniziative o azioni di sostegno alla lotta di Terzigno e più in generale alla mobilitazione contro il piano rifiuti.