Termini Imerese assemblea serale davanti alla sede di Equitalia

11 / 5 / 2012

Termini Imerese, 10 maggio sera

L’assemblea degli operai della Fiat di Termini Imerese si è tenuta in Piazza Marina, proprio davanti agli uffici occupati da ormai tre giorni dell’Agenzia delle entrate. Trecento persone, su 2070 che compongono l’organico, interamente posto per la maggior parte in cassaintegrazione a cui va aggiunta la quota in mobilità e circa 600 in “esodo”, hanno discusso pubblicamente su come continuare la protesta. Era presente anche il Sindaco, che nel pomeriggio aveva accompagnato una delegazione all’incontro con il Prefetto.  

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    La scelta di occupare l’Agenzia delle entrate non è stata casuale: ogni singolo operaio, oltre che beffato da accordi truffa come quello sottoscritto lo scorso Dicembre che doveva agevolare il passaggio dell’attività produttiva all’azienda Dr Motor, ma mai rispettato nonostante il Governo Monti l’avesse sottoscritto, è personalmente sommerso di debiti.

    L’Agenzia delle Entrate, come Equitalia, sono il simbolo concreto di come si rappresenta lo Stato ai nostri tempi. Lo Stato non è fondato né sulla costituzione repubblicana ( che si richiama al lavoro come ad un diritto), né dalla coesione nazionale identitaria. Lo Stato è essenzialmente fondato sulla riscossione di tributi dai suoi cittadini, che nella stragrande maggioranza dei casi non riescono nemmeno a pagarli, vista la mancanza di reddito. Lo Stato quindi si fonda sul debito che impone ai propri cittadini. Vi sono almeno due modi di farlo.

    Il primo è qualificare il debito come attributo di cittadinanza. Il debito pubblico, la speculazione finanziaria privata su di esso, si trasforma in debito di cittadinanza nel momento in cui diventa ineluttabile. L’aver inserito il pareggio di bilancio in costituzione significa questo. E quindi che ognuno di noi appartiene allo Stato in quanto chiamato a ripartire il suo debito pubblico, accumulato negli anni e oggi “cristallizzato” come fosse un’istituzione. Questo comporta che ogni cittadino, su cui astrattamente gravano più di trentamila euro di debito pubblico, subisce un taglio di servizi, welfare, diritti perché deve risarcire il debito. La seconda maniera di imporre la cittadinanza debitoria riguarda invece il debito individuale che ognuno accumula per poter vivere.

    Gli operai di Termini sono pieni di debiti perché hanno dovuto, come tutti, contrarre un mutuo per acquistare una casa, o pagare l’Università ai figli, o acquistare un’auto. Ed è su questo debito, individuale ma che oggi è un comune problema sociale di milioni di persone, che si accende anche a Termini la discussione. “Perché dobbiamo pagare se non abbiamo il lavoro?”. “Perché lo stato vuole da noi le tasse se non ci garantisce di poter vivere dignitosamente?”. “Quale debito pago, quello con le banche o quello con le tasse?”. Sono domande che esplodono nell’assemblea, e forniscono un’interessante spunto per capire cosa ci può unire nella lotta, e come rapportarci al tema del diritto all’insolvenza. A fianco di questo compare ovviamente anche la questione fiscale.

    Il discorso di fondo è quello che i provvedimenti governativi non hanno mai nemmeno lontanamente sforato il tema di come far pagare di più chi ha enormi ricchezze e molto di meno chi è costretto a lavorare per vivere. La patrimoniale, anche qui ne sono convinti, non è certo l’Imu sulla prima casa, che invece salassa ulteriormente la maggioranza già tartassata. Ma in generale il tema delle tasse imposte dallo stato in misura sempre maggiore nonostante la crisi, supera rapidamente anche le possibili accuse di facile demagogia filo evasione. “Se c’è la crisi, se ci chiudono le fabbriche, perché aumentano le tasse?? Dovrebbe essere il contrario!!”.

    A Termini, al di là della vergognosa vicenda Fiat e Marchionne, e al di là dell’immediata lotta per recuperare un lavoro e un reddito decente, c’è uno spaccato di società che ci induce a riflettere su come coalizzarci tra tanti e diversi ma alla fine con problemi comuni

    Assemblea serale a Termini Imerese

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