Tensioni alla Mondadori tra manifestanti e polizia

Gli operai della cooperativa Rm non ricevono lo stipendio dal 2008

16 / 6 / 2009

Nuove tensioni questa mattina, con l'intervento della polizia, dopo i picchetti di ieri all’ingresso dello stabilimento di via Montelungo.Verona. Proseguono nella loro protesta i 106 lavoratori precari della cooperativa Rm di San Giovanni Lupatoto. Tensioni anche questa mattina davanti alla Mondadori di via Montelungo, in città, tra un gruppo di operai manifestanti e la polizia. Si tratta dei precari della cooperativa Rm, privi di stipendio dal 2008, che oggi, come ieri, sono tornati ad effettuare un picchetto davanti allo stabilimento, con l'obiettivo di bloccarne l'attività.

Secondo una nota della questura scaligera, le tensioni si sono risolte senza incidenti, né feriti, con l'intervento degli agenti che hanno sollevato di peso una cinquantina di manifestanti per consentire il transito delle merci in azienda. Secondo la portavoce del questore, Giovanna Caturano, da ieri i funzionari della polizia hanno dialogato con le parti in causa per evitare l'uso della forza, misura questa, ritenuta dalla questura come ultima spiaggia. L'intervento degli agenti di questa mattina – precisa Caturano – si è svolto con grande equilibrio e molta pazienza. Il questore Stingone auspica infine che questa vertenza si possa risolvere quanto prima possibile e nel migliore dei modi per tutti.A distanza di due mesi, ieri e oggi, questi lavoratori hanno ancora una volta picchettato l'accesso allo stabilimento Mondadori Printing in via Montelungo e bloccato quello destinato all'entrata e uscita degli impiegati dagli uffici della Mondadori Printing, ceduta in novembre al gruppo Pozzoni.

Dal dicembre 2008 i lavoratori non percepiscono lo stipendio, la cooperativa Rm è stata chiusa ancora prima che loro potessero far valere i loro diritti. Ne è subentrata un'altra, ma anche in questo caso chi è stato assunto ha lavorato gratis. La situazione è complessa, a seguirla è il sindacato cobas Adl-Rdb (associazione difesa lavoratori).Tutto nasce con la richiesta di fallimento portata avanti dalla Finservice spa di Villafontana che gestiva il reparto logistico della Mondadori Printing e che a sua volta subappaltava a cooperative. Con l'uscita di scena della Finservice spa è entrata un'altra azienda, l'Hdl, che grazie a un accordo con i sindacati confederali di Cgil, Cisl e Uil, aveva inglobato alcuni lavoratori. Promesse erano state fatte anche ai rappresentanti dell'Adl-Rdb e tali sono rimaste. Una speranza è arrivata con l'entrata in scena di una nuova azienda, Archimeda, che si occupa di prodotti editoriali e che con Adl-Rdb aveva avviato un accordo che a detta del sindacalista, Khaled Benammar «lasciava presupporre ottimi risultati. Ma così non è stato, Pozzoni si è tirato indietro all'ultimo momento», spiega, «abbiamo chiesto l'intervento della Prefettura e avviato un tavolo di confronto, ma non siamo arrivati da nessuna parte. Da qui la decisione di bloccare le entrate dello stabilimento».Tutto bloccato ieri fino in serata: non è bastato nemmeno l'intervento di Stefano Valdegamberi, assessore regionale dei Servizi sociali, che è stato ricevuto dal capo del personale.

«Hanno ascoltato e promesso di intervenire, nulla di concreto», ha dichiarato Valdegamberi all'uscita, «tengo a precisare che il gruppo Pozzoni non può non considerarsi corresponsabile della situazione che si è venuta a creare». Ieri sera la manifestazione di protesta ha avuto una coda a Porta Vescovo, dove una trentina di dimostranti ha bloccato il traffico per circa venti minuti, occupando la strada ed esibendo striscioni. Sul posto sono intervenuti carabinieri e polizia municipale.Lavoratori disoccupati, in 106 bloccano gli accessi alla MondadoriGli operai della cooperativa Rm non ricevono lo stipendio dal 2008. Picchettato l’ingresso dello stabilimento di via Montelungo. In serata fermato il traffico all’incrocio di Porta Vescovo. E oggi la protesta continuaDimostrazione di protesta dei lavoratori disoccupati della cooperativa Rm davanti all'ingresso della Mondadori San Giovanni Lupatoto. Non mollano i 106 lavoratori precari della cooperativa Rm di San Giovanni Lupatoto. A distanza di due mesi hanno ancora una volta picchettato l'accesso allo stabilimento Mondadori Printing in via Montelungo e bloccato quello destinato all'entrata e uscita degli impiegati dagli uffici della Mondadori Printing, ceduta in novembre al gruppo Pozzoni.

Dal dicembre 2008 i lavoratori non percepiscono lo stipendio, la cooperativa Rm è stata chiusa ancora prima che loro potessero far valere i loro diritti. Ne è subentrata un'altra, ma anche in questo caso chi è stato assunto ha lavorato gratis. La situazione è complessa, a seguirla è il sindacato cobas Adl-Rdb (associazione difesa lavoratori).Tutto nasce con la richiesta di fallimento portata avanti dalla Finservice spa di Villafontana che gestiva il reparto logistico della Mondadori Printing e che a sua volta subappaltava a cooperative. Con l'uscita di scena della Finservice spa è entrata un'altra azienda, l'Hdl, che grazie a un accordo con i sindacati confederali di Cgil, Cisl e Uil, aveva inglobato alcuni lavoratori. Promesse erano state fatte anche ai rappresentanti dell'Adl-Rdb e tali sono rimaste. Una speranza è arrivata con l'entrata in scena di una nuova azienda, Archimeda, che si occupa di prodotti editoriali e che con Adl-Rdb aveva avviato un accordo che a detta del sindacalista, Khaled Benammar «lasciava presupporre ottimi risultati.

Ma così non è stato, Pozzoni si è tirato indietro all'ultimo momento», spiega, «abbiamo chiesto l'intervento della Prefettura e avviato un tavolo di confronto, ma non siamo arrivati da nessuna parte. Da qui la decisione di bloccare le entrate dello stabilimento».Tutto bloccato fino in serata: non è bastato nemmeno l'intervento di Stefano Valdegamberi, assessore regionale dei Servizi sociali, che è stato ricevuto dal capo del personale. «Hanno ascoltato e promesso di intervenire, nulla di concreto», ha dichiarato Valdegamberi all'uscita, «tengo a precisare che il gruppo Pozzoni non può non considerarsi corresponsabile della situazione che si è venuta a creare».Ieri sera la manifestazione di protesta ha avuto una coda a Porta Vescovo, dove una trentina di dimostranti ha bloccato il traffico per circa venti minuti, occupando la strada ed esibendo striscioni. Sul posto sono intervenuti carabinieri e polizia municipale.