Svezia - Violente cariche a Malmo contro i movimenti antifascisti

In piena campagna elettorale una manifestazione dei collettivi e dei gruppi antifascisti e antirazzisti a Malmo viene duramente osteggiata dalla polizia

26 / 8 / 2014

Malmo, 23 Agosto 2014.
I movimenti antifascisti e antisessisti tornano in piazza contro la campagna elettorale di Svenskarnas Parti, quello stesso partito neonazista che si è reso responsabile di violente aggressioni in primavera, e che ha visto alcuni suoi militanti protagonisti al fianco dei gruppi armati Ucraini.
La manifestazione è stata duramente osteggiata dalla polizia, che tramite cariche molto violente a cavallo e arresti ha cercato di bloccare l'iniziativa. Quanto accaduto alla vigilia delle elezioni dimostra come i processi storici che si ripercuotono in Europa stiano infrangendo il modello, egemonico in passato, che aveva assicurato alla Svezia stabilità economica e sviluppo sociale. 
Laddove le strutture di governance non riescono a contrapporsi alla forte pressione delle esigenze del capitalismo, lasciando ampio spazio alla marginalità e alle aberrazioni razziste e xenofobe in seno a società e istituzioni, viene a definirsi sempre più nettamente la distanza tra classi sociali, frammentate da privatizzazioni e ristrutturazione delle politiche sul lavoro. 
Questa distanza si afferma ancora più marcatamente nell'ostilità burocrate rivolta al welfare informale delle realtà territoriali svedesi a fronte della disgregazione del welfare formale delle istituzioni liberali.
Il rispetto della formalità in questo caso trova la sua esecuzione nelle azioni delle forze di polizia e nell'aggressione all'espressione democratica dei movimenti, con il mandato più o meno esplicito, a seconda del grado di moderazione, delle parti impegnate nella gara elettorale. 

Proponiamo di seguito una nota di solidarietà ai movimenti antifascisti svedesi ed il comunicato di Allt åt Alla 

Kämpa Malmö - Kämpa Europe

We embrace our comrades in Malmö after the brutal police aggression the 23th of August, and share all of our solidarity with the Swedish antifascist movement.We admire the courage and determination with whom thousands of people mobilize against the Nazis attempt to advance, and we share your rage against how the police continues to protect the organizations that threatens our lives.
The struggle against fascism knows no borders - your fight is our fight! 

Comunicato di Allt åt Alla

Ancora una volta, pochi mesi dopo i fatti dell’8 marzo, l’asfalto di Malmo è stato insanguinato.

Allora sono stati membri del partito nazista Svenskarnas Parti che hanno aggredito e accoltellato antifascisti e femministi, oggi sono stati agenti della polizia svedese che per difendere lo stesso partito hanno brutalmente attaccato i più di 1500 manifestanti che si sono riuniti per fermare la campagna elettorale dei nazisti.

Svenskarnas Parti è noto per il suo legame con altre organizzazioni naziste in Europa, come Alba Dorata, Jobbik e Svoboda, e per aver partecipato alla recente mobilitazione fascista in Ucraina, dove ha dimostrato di essere un' organizzazione pronta a prendere le armi in mano.

Le scene di Malmo raccontano dell’avanzata fascista in Svezia, ma soprattutto di come la polizia in questo contesto assuma un atteggiamento di tutela in confronto delle organizzazioni naziste.

La manifestazione è stata caricata con la cavalleria di polizia, lasciando manifestanti calpestati per terra sotto i cavalli; blindati hanno attraversato la massa di manifestanti colpendo persone indifese; a freddo un riparto della polizia ha caricato i manifestanti con i manganelli. Decine di persone sono state gravemente ferite, uno è in prognosi riservata con rischio di paralisi.

La polizia ha anche bloccato il pronto soccorso di Malmo, creando una zona rossa e negando l’accesso alle persone secondo il paragrafo PL 24 che recita che “l’ordine e la sicurezza devono essere mantenuti”. Ci sono addirittura stati arresti dentro il pronto soccorso e ci sono testimonianze di come la polizia abbia bloccato l’accesso alle ambulanze alla piazza di Limhamn, luogo della manifestazione.

L’immagine è chiara: la polizia difende i nazisti e i media difendono la polizia. La portavoce della polizia Ewa-Gun Westfold dice: “Noi dobbiamo tutelare la democrazia”. In questa affermazione traspare come la polizia ritenga democratico la tutela dei nazisti. Diventa quindi sempre più evidente che siamo noi – chi lotta contro fascismo, nazismo e razzismo – che dobbiamo agire in modo determinato per giustizia, uguaglianza e sicurezza nelle nostre città e sulle nostre strade. Il modo di agire della polizia, ora come tante altre volte negli ultimi anni, parla in modo chiaro – non possiamo contare su di loro nella lotta contro il fascismo. E anche i media liberali sono stati molto riservati le condanne contro il crescente movimento fascista in Svezia.

Quindi chi deve opporsi se non noi? Sono i nostri figli, compagni, colleghi e amici che vivono sotto minaccia del fascismo. Sono anche loro – noi – che vengono brutalmente aggrediti dalla polizia quando diciamo basta. Prima che la situazione inizi ad assomigliare a quella in Ungheria o in Ucraina sta a noi prendere posizione in modo determinato. Non abbiamo nessuna polizia, nessune istituzione o nessun sistema democratico di cui fidarci, perché sono proprio questi che attualmente contribuiscono all’avanzamento dei fascisti.

Sta a noi, una grande pluralità che deve trovarsi nella lotta, arginare il fascismo con il nostro potere. Non è il momento per essere indifferenti, “neutri” o guardare ciò che accade a distanza. Dobbiamo uscire per trovarci nelle strade, tornare ad essere partigiani nel senso di scegliere di stare da una parte e di farlo in modo attivo, prima che tornino gli orrori del fascismo.     

Sabato 30 agosto Svenskarnas Parti organizzerà un corteo nazionale a Stoccolma per la quale è prevista una grande contromanifestazione.  

Svezia - Cariche della polizia a Malmo