Venezia - verso l'8 e 9 giugno

Stop alle speculazioni e grandi opere sulla pelle dei cittadini, fuori la cricca da Venezia!

10 / 4 / 2013

Oggi abbiamo occupato il cantiere dell'Hotel Des Bains in ristrutturazione per denunciare i responsabili diretti della minaccia speculativa che incombe sul Lido di Venezia. 

La vicenda è notissima, Est Capital non è solo il fondo d'investimento finanziario che ha acquistato l'Hotel Des Bains riprogettandolo come residenze di lusso. Soprattutto Est Capital è la società che vorrebbe trasformare l'ex Ospedale al Mare in un complesso di alloggi di lusso per super ricchi con tanto di megadarsena a S. Nicolò. Il Fondo che ha in gestione l'ex Ospedale al Mare si chiama Real Venice 2. E di questa cordata fa parte anche la Mantovani Spa, impresa guidata dall'Ing. Piergiorgio Baita, l'uomo chiave nel sistema delle grandi opere in Veneto, recentemente arrestato con l'accusa di frode fiscale e costituzione di fondi neri.

La stessa Mantovani è il principale socio azionista del Consorzio Venezia Nuova, il concessionario unico dello Stato ovvero il monopolista che ha "succhiato" oltre cinque miliardi e mezzo di soldi pubblici per la costruzione del MoSE, le dighe mobili per la chiusura delle bocche di porto della Laguna, una mostruosità sia dal punto di vista ingegneristico che ambientale.

Questo sistema di imprese (che da venticinque anni agisce trasversalmente in combutta con i partiti e con la politica, sia regionale che nazionale) è stato fortemente sostenuto in Veneto prima da Galan, poi da Zaia, in parlamento da Berlusconi e in città da Paolo Costa, oggi uomo forte del Porto e difensore del passaggio delle meganavi a pochi metri da Piazza San Marco.

Oggi l'esperienza commissariale si è finalmente conclusa e sul Lido di Venezia i cittadini e la comunità locale devono tornare a poter decidere democraticamente. Oggi che Baita è stato arrestato e che l'operazione speculativa sull'Ospedale al Mare registra, fortunatamente, una battuta d'arresto, è necessario che tutta la città si mobiliti per pretendere la cacciata di questi squali dalla nostra Laguna: che l'Ospedale al Mare sia riqualificato aprendo un tavolo partecipato con la cittadinanza, che il Teatro Marinoni torni ad essere aperto, pubblico e fruibile, che si ricopra il buco del Palazzo del Cinema evitando di ricorrere al sistema del project financing e che si torni indietro sul MoSE (frutto scellerato dell'avidità della cricca).

No alle grandi opere e no alle speculazioni.

8 e 9 giugno: tutte/i a Venezia per le giornate di lotta internazionali contro le grandi navi e le grandi opere.

Laboratorio Occupato Morion

S.a.L.E. docks

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8/6/2013 10:30 > 9/6/2013 22:30

no grandi opere venezia