Ennesima giornata di protesta in Plaza de La Encarnaciòn.
Studenti, precari, lavoratori, disoccupati e pensionati hanno proseguito con il sit-in e l'accampamento durante tutta la giornata di oggi; determinati a non spostarsi da lì, i cittadini sivigliani, continueranno la contestazione finchè non verranno proposte soluzioni concrete e alternative a quelle avanzate durante le campagne elettorali che hanno preceduto la chiamata alle urne dei residenti.
Numerosi i riferimenti alle rivolte di Piazza Tahir per ricordare ancora una volta che la crisi non rimane dentro i confini di una nazione, ma sta coinvolgendo, anche se su piani differenti, tutta Europa e Paese del mediterraneo.
Per questo motivo "Democracia real ya!" si guarda bene dall'essere associato a un qualsiasi partito o fazione politica, per sottolineare come l'indignazione verso un sistema così corrotto, nasca dal basso e non ammetta di essere manipolata in nessun modo.
La gente chiede che si lasci la libertà ad ognuno di esprimere le proprie idee politiche e dalle assemblee emergono tre proposte:
1. Sciopero generale
2. Il ritiro del denaro depositato in banca
3. Manifestazioni nelle sedi del partito vincitore delle elezioni in ogni città
Sono state lanciate tre manifestazioni: il 29 maggio, il 5 e il 15 di giugno.
Nell'assemblea di oggi è stata approvata la decisione di continuare il presidio permanente fino a data da definire e l'estensione delle iniziaive in ogni quartiere e paese di Siviglia.
Le assemblee proseguiranno nei prossimi giorni.