Lunedì 4 luglio alle 15, nel second stage di Sherwood Festival (Park Nord dello stadio Euganea a Padova), ci sarà un’assemblea che ha come obiettivo quello di costruire collettivamente i tanti appuntamenti che segneranno le lotte climatiche in Italia e in Europa nei prossimi mesi. Saranno presenti diverse realtà dall’Italia e internazionali per ritrovarsi in vista del fitto programma di mobilitazione estivo fino al Climate Camp di Venezia.
Anche quest’anno è segnato dal susseguirsi di emergenze sempre nuove, gestite in maniera strumentale dai mass media. Dalla pandemia siamo passati alla crisi legata alla guerra in Ucraina, di cui la popolazione civile sta pagando il prezzo più pesante. Dentro questo quadro, è assordante il silenzio rispetto a tutti gli altri conflitti (ufficiali o meno) in atto, come quello che sta succedendo in Palestina o in generale nel Sud del mondo.
In questa narrazione cade sempre più spesso nel dimenticatoio la crisi climatica: dalla pandemia in poi, i governi non hanno fatto altro che fare passi indietro, fino a dare il via libera alla riapertura di centrali a carbone e a trivellazioni nell’Adriatico. Abbiamo però visto che il movimento climatico, fortunatamente, non è stato spazzato via dalla repressione e dalla narrativa mainstream e ha saputo dimostrare – dall’occupazione di Piazza Affari durante la precop di Milano, alle iniziative di XR, Ende Gelände e la convergenza costruita insieme alla GKN nelle date del 25 ed il 26 marzo – di essere in grado di far sentire la propria voce e di voler unire indissolubilmente le lotte nel mondo del lavoro con quella climatica, perché intrinsecamente connesse.
A partire dall’esperienza del meeting internazionale tenutosi a marzo al Centro Sociale Rivolta, in cui attivisti da quindici paesi differenti sono venuti a confrontarsi e costruire assieme un’agenda comune di lotta climatica e sociale, vogliamo invitarvi ad un ulteriore appuntamento di confronto per attraversare il fitto calendario estivo di iniziative, tra cui il Social Climate Camp di Torino, l’azione di massa di Ende Gelände e il Venice Climate Camp, per approdare ad un autunno di lotta che parta proprio dalle scuole.