Sherwood Festival 2014 - “Post-Human Rights: il conflitto del genere”

10 / 7 / 2014

All'interno dello Sherwood Festival di quest'anno, Q-Generation (collettivo e ambito d'intervento sulle questioni di genere del C.S.O. Pedro), insieme ad altre realtà ed associazioni, ha dato vita, in maniera sperimentale ed innovativa, ad un percorso che - attraverso presentazioni di libri, incontri con personalità di spicco del panorama attuale politico, sociale e culturale, attività per bambini e genitori, la narrazione di alcune esperienze, la diffusione di video, ecc. - contenesse l'opportunità di cominciare a tracciare delle coordinate significative in campo biopolitico, del diritto, dell'etica e delle lotte inerenti al genere, e che potesse disegnare a grandi linee il punto di vista sempre costituente e mai costituito dei movimenti sociali in riferimento a quest'ambito così complesso che ci interroga costantemente ed ora più che mai.

Dopo aver ospitato Lorenzo Bernini, autore del libro “Apocalissi Queer”, e Camilla Seibezzi, uno dei volti politici più rivoluzionari e discussi del mondo amministrativo, due sono ancora le date del festival dedicate all'approfondimento, alla riflessione e al dibattito sul nodo del genere. 

Il 13 luglio, fin dal pomeriggio, Sherwood for Kids offre, tra le tante altre attività per i più piccini, il mini-happening “E vissero tutt* felici e contenti”, in collaborazione con ASU e Antéros LGBTI, e con la presenza delle Famiglie Arcobaleno, della Rete Genitori Rainbow e della scrittrice Chiara Reali.

E ancora, il 15 luglio alle ore 21.00, quando ci sarà un momento di condivisone reale tra tanti attivisti dei movimenti sociali, provenienti da varie città da nord a sud della penisola e si cercherà di entrare nel vivo del dibattito teorico-politico a livello sia locale che globale, in merito al cambiamento paradigmatico avvenuto nella nostra società che ha condotto all'emersione di nuove soggettività da valorizzare e di nuove libertà e diritti da conquistare per tutte e tutti.

L'assemblea nasce come risposta all'esigenza di sintesi rispetto ai primi passi mossi già durante quest'anno, ma soprattutto come principio e fondamenta di un filo conduttore comune e ad ampio raggio che si profila certamente faticoso ma anche ricco ed incisivo, e che ancora una volta si può ben descrivere con quel nostro “camminare domandando” che da sempre ci caratterizza.

Scegliere come chiave di lettura dell'epoca contemporanea la teoria del Post-Umano, significa prendere atto di un mutamento irreversibile già avvenuto ed avere sguardo attento, aperto e buoni strumenti di lettura per un mondo che si schiude in tutto il suo valore del differenziale.

Il “conflitto del genere” allude così sia alle prospettive di genere nei conflitti, sia al conflitto interno alla stessa nozione di genere, contemplando uno scenario che sollecita la sfida di un superamento delle categorie classiche del pensiero e dell'analisi.

Parleremo di corpo, di desiderio, di libertà, di pratiche del conflitto, di interconnessione tra le lotte e cercheremo di interpretarli con nuovi strumenti di lettura questo mondo ancora così poco conosciuto ma che ci attraversa in ogni istante della nostra vita e negli spazi che quotidianamente riempiamo e trasformiamo.