Un sabato attivo per chiudere casapound

Sguardi sereni nella Bologna che vogliamo

6 / 2 / 2011

Iniziamo dalle cose brutte.

Ieri, a poco più di un ora dal concentramento lanciato dal Tpo in piazza Aldrovandi per volantinare contro CasaPound, apprendiamo tramite Repubblica online che la Procura chiede il rinvio a giudizio per tre attivisti del centro sociale Tpo (Gianmarco, Fabiano e Lorenzo), e un militante di estrema destra (Carlo Marconcini), coinvolti negli scontri di due anni fa in via Orfeo. Le accuse per tutti e quattro sono di lesioni personali aggravate.

http://bologna.repubblica.it/cronaca/2011/02/05/news/casapound_e_centri_sociali_chiesti_quattro_rinvii_a_giudizio-12096329/

La notizia come dicevamo arriva poche ore prima della manifestazione contro la nuova sede di Casa Pound e poco dopo le minacce della questura di denunciare tutti quelli che avrebbero manifestato senza autorizzazione. Coincidenze?!

È veramente “strano” che la procura diffonda la notizia di Sabato e ancor più "strano" che lo abbia fatto nella giornata di ieri.

Per quanto ci riguarda, pensiamo che chi 2 anni fa ha lanciato la campagna chiudere Casapound non ha fatto altro che aprire una battaglia per la democrazia in questa città, ha provato a non dare voce a chi vuole toglierci la libertà di parola, a chi vuole la guerra tra poveri, a chi semina odio contro migranti ,gay, lesbiche, militanti di sinistra a chi su tutto il territorio nazionale si è reso protagonista di vili aggressioni, pestaggi accoltelamenti e omicidi.

Chi si è difeso dall'aggressione di picchiatori di professione, perchè questo è quello che fanno nella vita alcuni militanti di CasaPound Bologna tra cui Marconcini noto buttafuori nei locali bolognesi, non può essere processato! Solo questo!

E ora la parte bella.

Ieri in Piazza Aldrovandi ci siamo andati lo stesso, nonostante le minacce, nonostante il rivio a giudizio, ed eravamo veramente tanti, obbiettivo, quello di spiegare al quartiere, che a pochi metri da quella piazza, in via Guerrazzi, Casa Pound ci riprova, a distanza di 2 anni, cerca di aprire una nuova sede, in una Bologna che per fortuna, non è mai stanca di dire che i fascisti non li vuole!

Il quartiere reagisce meglio di come avevamo pensato e nel giro di un'ora davanti al bar de "Gli Illusi" si sono radunate un centinaio di persone.

Si parte in corteo verso via Guerrazzi per raggiungere l'angolo con via S.Petronio Vecchio, dove avverrà la proiezione del film di Guzzanti “Fascisti su marte”. Dietro lo striscione del Tpo che recita: “Nessuno spazio ai fascisti! Nessuno spazio alle passioni tristi. Chiudere Casa Pound ovunque”,cori, sorrisi, torce e fumogeni.

I fascisti non si vedono, si sono chiusi dentro la loro sede che pare essere una cantina, come i topi, non si smentiscono mai!

Raggiungiamo gli altri centri sociali,le altre persone che ci attendevano, blocchiamo la strada e ora via Guerrazzi è stracolma di gente, bene ancora una volta Bologna ha dato una grande risposta a chi vuole dividerci, a chi vuole la guerra tra poveri a chi professa e pratica odio verso le diversità.

Finita la proiezione di “Fascisti su marte” ci si sparge in giro per la città!

Il bar de "Gli Illusi" che passa musica antifascista, il circolo Panenka stracolmo,davanti ad ogni locale c'era un via vai di gente e passeggiando per le strade di questa città, che di notte è ancora più affascinante, ad ogni angolo, in ogni vicolo, trovavi gruppi di compagni di altri centri sociali di altri collettivi, ma soprattutto incontravi persone con lo sguardo sereno, perchè in giro non c'erano fascisti a disturbare la quiete e non c'era la polizia a “garantire sicurezza”. Ieri Bologna era Sicura perchè era stracolma di gente, perchè non c'erano strade deserte. Ieri sera sì è vista la bologna che vogliamo!

Fabiano Di Berardino