Sequestrata una parte della discarica di Chiaiano: ancora una volta i cittadini avevano ragione!

5 / 5 / 2011

Stamattina è stata sequestrata una parte della discarica di Chiaiano da parte dei NOE dei carabinieri, a seguito dell’apertura dell’inchiesta della Procura della Repubblica sulle presunte infiltrazioni camorristiche nella gestione del sito. In particolare, per l’allestimento sarebbe stata utilizzata argilla non conforme alle caratteristiche richieste, prelevata da siti del salernitano, nonché proveniente dalla stessa cava del poligono. Materiale inquinato e inadatto all’impermeabilizzazione, che avrebbe permesso il passaggio di percolato nel sottosuolo, inquinando quest’ultimo e non difendendo la falda acquifera sottostante la quale, se non ancora inquinata, lo sarà a breve, non appena il liquido tossico raggiungerà profondità maggiori.
Inoltre, sono stati posti sotto sequestro anche i laboratori che avevano effettuato le analisi prima dell’allestimento della discarica, per verificare quali siano stati i parametri utilizzati per dare inizio ai lavori.
Inutile dire che i cittadini e il Presidio Permamente contro la discarica di Chiaiano e Marano avevano denunciato dall’inizio che i carotaggi e tutte le analisi preliminari fossero irregolari, avevano richiesto la caratterizzazione dei carotaggi stessi, richiesta che è stata più volte respinta dietro le rassicuranti dichiarazioni dell’ARPAC e delle istituzioni preposte.
Proprio per denunciare la superficialità delle analisi, i cittadini occuparono la sede dell’ARPAC, ricavandone solo denunce e criminalizzazione. Continua l’ipocrisia di istituzioni che, dopo aver attuato una fortissima repressione sugli attivisti del territorio, poi procedono a denunciare irregolarità già segnalate dai cittadini e dai comitati. Molti attivisti sono ancora sottoposti a misure restrittive della libertà: tali misure non hanno alcun significato, se non quello di dimostrare che chi difende il proprio territorio dallo scempio viene trattato come un criminale!
Ancora una volta, la cronaca dimostra che i cittadini hanno soluzioni ed alternative che non vengono prese in considerazione solo per interessi economici e criminali!
Intanto stamattina, un altro gruppo di attivisti, insieme ai cittadini di Giugliano in Campania, ha occupato la stanza del sindaco Pianese, dopo che è stata data notizia della riapertura della discarica di Taverna del Re: un altro territorio già vittima dello scempio criminale ed istituzionale che adesso si vede di nuovo proiettato nell’incubo di nuovi sversamenti, probabilmente motivati dalla necessità di fingere una nuova “sparizione” dei rifiuti prima dell’arrivo di Berlusconi, previsto venerdi prossimo.
E domani la Rete Commons! scenderà in piazza per lo sciopero generale, abbracciando le lotte dei lavoratori e dei precari: la vera generalizzazione dello sciopero passa attraverso l’unione delle lotte del mondo del lavoro e quelle in difesa dell’ambiente, perché solo conducendo un movimento unico è possibile unire le forze e creare alternative praticabili.


Presidio Permamente contro la discarica di Chiaiano e Marano
Rete Commons! per i Beni Comuni
Comitato civico cambiamo Mugnano