“Senza campionato mai” a sostegno delle società sportive in Emilia Romagna dopo il sisma

Una campagna di solidarietà dal basso

30 / 7 / 2012

Dopo il terremoto del maggio scorso in Emilia Romagna si è attivata una campagna che vuole contribuire alla solidarietà partendo dalle realtà sportive di base.

All'interno della campagna "Senza campionato mai", lanciata dai Mondiali antirazzisti e dalla UISP di Modena, una delegazione di realtà sportive di base si è recata a Medolla per conoscere la situazione e per rafforzare i legami con i territori colpiti dal sisma.

COMUNICATO

La polisportiva San Precario di Padova, l’Hic Sunt Leones football antirazzista di Bologna e la Polisportiva Assata Shakur di Ancona hanno deciso di aderire alla suddetta campagna lanciata dalla UISP di Modena in collaborazione con i Mondiali Antirazzisti. Abbiamo deciso di essere veramente accanto alle popolazioni terremotate, scegliendo di donare un piccolo contributo economico affinchè, anche nei territori colpiti dal sisma, si possa tornare a calcare i campi da calcio e i parquet delle palestre, piccolo segnale di una normalità tutta da riconquistare, giorno dopo giorno, e che inevitabilmente, secondo noi, passa anche dallo sport.

Abbiamo avuto modo di trascorrere intere giornate nelle zone del modenese colpite ed abbiamo visto con i nostri occhi quante difficoltà ci saranno anche solo semplicemente per giocare, molti dei campi e dei palazzetti sono utilizzati come tendopoli, altri sono inagibili dopo il sisma, e ,quei pochi utilizzabili, dovrebbero servire le decine e decine di squadre che hanno ancora voglia di ripartire.

Scegliere di “adottare” una squadra o una polisportiva è il nostro modo per dire loro che gli siamo accanto, che la loro voglia di giocare è la nostra stessa voglia di giocare è che quindi è anche affare nostro collaborare e fare la nostra parte affinché questo avvenga.

Abbiamo sempre creduto nel valore dello sport per tutti, lo abbiamo fatto lanciando la campagna “Gioco anch’io” per l’accesso allo sport per migranti e lo facciamo aderendo all’appello “sosteniamo una squadra – senza campionato mai”.

Abbiamo conosciuto dirigenti e giocatori della Virtus Medolla, della 5 Ponti Canaletto, della Poilisportiva Futura ed abbiamo sentito dalle loro parole la voglia di continuare a praticare sport nonostante tutto, nonostante si viva nelle tende, nonostante il posto di lavoro è perduto o a rischio, nonostante si stiano piangendo ancora amici o familiari scomparsi in quei terribili attimi, nonostante le zone rosse che blindano i centri storici crollati, nonostante il futuro sia ancora incerto.

C’è lo sport e c’è il calcio che possono ancora regalare momenti di normalità e spensieratezza nelle vite complicate che queste donne e questi uomini sono costretti ad affrontare.

Noi vogliamo partecipare e sostenere queste persone.

Lo vogliamo fare soprattutto organizzando appuntamenti che ci vedano uno accanto all’altro nei campi e nelle palestre, lo vogliamo fare conoscendoci sempre di più e sempre meglio .

Invitiamo tutte le realtà calcistiche e polisportive che come noi condividono i valori, le gioie e le difficoltà di praticare sport dal basso ed in maniera differente dall’agonismo spietato e dalla prevaricazione dell’avversario, a fare lo stesso, ad unirsi in questa scommessa collettiva che sta nel consentire a tutti di praticare sport e di giocarsi il proprio campionato.

Polisportiva San Precario- Padova

HicSuntLeones football antirazzista, Palestra Popolare TPO- Bologna

Polisportiva Assata Shakur- Ancona

Vedi anche lo speciale di GlobalProject sul Progetto degli spazi sociali E.R. "Bassa Creattiva"

Senza campionato mai. Le polisportive popolari per le zone terremotate