BIELLA
- Reclamava lo stipendio che da tre mesi non gli era stato versato. Per
questo è stato ucciso dal datore di lavoro con nove coltellate. Questa
la storia di Ibrahim M'bodi, operaio 35enne in un cantiere edile,
senegalese trapiantato a Zumaglia, nel Biellese, fratello di Adam
M'Bodi segretario dei metalmeccanici della Cgil di Biella. Il suo
cadavere è stato ritrovato pero' ieri da due agricoltori in un canale
di scolo ai margini di una risaia, ma l'assassinio è di tre giorni fa e
il datore di lavoro, Franco D'Onofrio, ha confessato ai carabinieri
dopo un lungo interrogatorio.
M'Bodi aveva gia' avuto accese
discussioni con D'Onofrio perche' non riceveva lo stipendio con
regolarita'. ''Sono a pezzi'', ha commentato il fratello Adam che aveva
anche tentato un'inutile mediazione con l'imprenditore. ''E' un
omicidio che non puo' passare sotto silenzio'', scrivono in una nota
unitaria i sindacati Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil di Biella: "Fatti
di inaudita gravita' come questo rientrano in un clima generale di
imbarbarimento dei rapporti sociali, con la possibile aggravante
dell'odio razziale. I diritti dei lavoratori sembrano non avere piu'
cittadinanza e se, come in questo caso, il lavoratore e'
extracomunitario, possono sollecitare le reazioni piu' estreme''.
da Repubblica.it del 4 dicembre 2009
Senegalese reclamava lo stipendio di tre mesi ucciso dal datore di lavoro a Biella
La vittima è un senegalese, fratello del segretario Fiom-Cgil della zona Reclamava lo stipendio di tre mesi ucciso dal datore di lavoro a Biella
6 / 12 / 2009