Il caso - Basta dichiararsi «simpatizzanti» alla cassa

Scarpe scontate alla Lega No-global contro negozio

Schio, meno 15% sulle calzature verdi

3 / 11 / 2009

Scarpe verdi scontate del 15 per cento a chi è della Lega Nord: niente tessera di parti­to, basta dichiararsi «simpa­tizzanti » alla cassa. A Schio, in provincia di Vicenza, l'ini­ziativa è in vigore da setti­mane in un frequentato ne­gozio di articoli sportivi. Lo dice la sezione locale del par­tito e lo conferma il titolare del negozio, che però preci­sa: «Non c'è niente di politi­co, anzi se Bertinotti doma­ni volesse farlo per i suoi sti­puleremmo una convenzio­ne anche con lui». Lo sconto al verde padano va però di traverso ai «no global» alto­vicentini, che sabato pome­riggio hanno boicottato il punto vendita accogliendo la clientela con striscioni, slogan e calzature verniciate dello stesso colore.

«Lo sconto è tutt'ora in vi­gore - spiega Luca Croce, uno dei titolari del negozio Carla Sport - è una conven­zione che abbiamo fatto con la Lega, chi si dichiara sim­patizzante ha una riduzione del 15 per cento su scarpe verdi da ginnastica e panta­loni delle tute, questi di qual­siasi tinta. Ma lo facciamo anche con associazioni spor­tive e palestre, per noi l'im­portante è richiamare clien­ti. Niente di politico, non avremmo alcun problema a convenzionarci con partiti della fazione opposta». Saba­to pomeriggio alle 17 il pun­to vendita è stato preso di mira da un gruppo di ragaz­zi della sinistra radicale, ap­partenenti al centro autoge­stito Arcadia, di Schio: «Han­no messo degli striscioni sul­la nostra vetrina, faremo de­nuncia ai carabinieri», com­menta Croce. Sull'episodio interviene, polemica, anche la sezione leghista locale.

«E' inaccettabile, quando il proprietario è uscito per cal­marli quelli del centro Arca­dia l'hanno bersagliato di in­sulti – critica Valter Orsi, ca­pogruppo leghista in consi­glio comunale – hanno oscu­rato la vetrina con uno stri­scioni che accusavano il ne­gozio di razzismo e xenofo­bia, perché c'è la convenzio­ne con noi. Ma noi abbiamo un accordo con Carla Sport per abbigliamento e scarpe come ce l'hanno tante altre associazioni: abbiamo porta­to la nostra solidarietà al ti­tolare, che non è un nostro iscritto. Il centro Arcadia or­mai si sta organizzando in vere e proprie squadre d'as­salto a turbativa dell'ordine pubblico. Purtroppo il Co­mune lo sostiene, attraverso l'Informagiovani che condi­vide il logo per alcune inizia­tive».

La questione è arriva­ta al Viminale. Ieri il senato­re leghista vicentino Paolo Franco ha chiesto l'interven­to del ministro dell'Interno Roberto Maroni: «Sono indi­vidui violenti e facinorosi, è opportuno che il ministero verifichi se l'amministrazio­ne di sinistra in via diretta o indiretta li sostiene finanzia­riamente. Sarebbe molto grave». La portavoce del cen­tro Arcadia, Jessica Borotto, minimizza i danneggiamen­ti: «Lo striscione che abbia­mo appeso alla vetrina l'ab­biamo tolto subito. Tutto è nato perché il negozio scon­ta le scarpe verdi a chi si di­chiara amico della Lega: chiedere l'inclinazione poli­tica personale non è un crite­rio adatto, soprattutto quel­la leghista, che tutti cono­sciamo dai fatti di cronaca come razzista e xenofoba. Non ci sono stati danni, il nostro boicottaggio si è limi­tato alla distribuzione di vo­lantini davanti al punto ven­dita e ad ammassare un mucchio di scarpe vernicia­te di verde vicino alla porta, col senso di dare una “scarpata” ai sostenitori del­la Lega».

Tratto da: Corriere.it