Sardegna - Popolo dei forconi non molla "Senza risposte, si va avanti"

26 / 1 / 2012

Terzo giorno di protesta nell'Isola con blocchi nei porti e sulle strade principali. Continuano le occupazioni anche nei Comuni. "Se non ci dovessero essere risposte concrete entro domani, la protesta andrà avanti in maniera ancora più incisiva", hanno detto i rappresentanti dei "forconi sardi" in una conferenza stampa convocata al Porto Canale. Ma da Sassari arriva la risposta del Prefetto che con un'ordinanza vieta qualsiasi assembramento.

Nuova giornata di protesta, la terza, in Sardegna da parte del movimento artigiani e commercianti liberi, del Popolo delle partite iva, degli autotrasportatori, del Movimento pastori sardi e indipendentisti contro la crisi che attanaglia l'isola, le tasse e la manovra del governo a cui si chiede anche l'abbassamento del costo del carburante. Proseguono presidi e rallentamenti in varie strade, i blocchi nei porti di Cagliari, Oristano e Olbia e l'occupazione dei Comuni, sinora sono otto i municipi presidiati.

SENZA RISPOSTE SI VA AVANTI - "Se non ci dovessero essere risposte concrete entro domani, la protesta andrà avanti in maniera ancora più incisiva", hanno detto i rappresentanti dei "forconi sardi" in una conferenza stampa convocata al Porto Canale. E' in qualche modo la risposta all'incontro di ieri in Prefettura durante il quale è stato chiesto ai Movimenti di limitare il più possibile disagi a cittadini e alla circolazione delle merci. "Non stiamo bloccando nulla - ha detto Marco Mameli, del presidio anti-Equitalia di piazzale Trento - i varchi sono aperti, si crea solo qualche rallentamento. Non ci sono cisterne o gas fermi, la circolazione delle merci è libera". Ieri sera si è svolto anche un incontro dei manifestanti con il presidente della Regione, Ugo Cappellacci. "Ma è stato - ha detto Mameli - un incontro informale, noi chiediamo una vera e propria convocazione ufficiale. Però ci sembra che i dieci punti della nostra piattaforma di richieste finora sia rimasto inascoltato: abbiamo ottenuto solo di inserire alcuni nostri rappresentanti nel tavolo tecnico fra Amministrazione e Banche". Anche gli autotrasportatori sono uniti: "Abbiamo già chiesto - ha aggiunto Luigi Rubino, uno dei rappresentanti della categoria - sgravi fiscali sul gasolio. Abbiamo costi, comprese le assicurazioni, sempre più difficili da gestire per le nostre aziende".

SASSARI - Fine dei blocchi al Porto Isola Bianca di Olbia. Il prefetto di Sassari, Salvatore Mulas, ha firmato nel pomeriggio un'ordinanza che vieta qualsiasi assembramento non autorizzato nei porti, aeroporti e sulle strade statali, provinciali e comunali che impedisca la libera circolazione dei mezzi. Il provvedimento è stato comunicato dalle forze dell'ordine ai rappresentanti della Consulta dei movimenti che avevano organizzato i blocchi di protesta. Alcuni autotrasportatori hanno lasciato il porto con i loro mezzi, ma cento tir e circa 150 manifestanti sono ancora sul piazzale del porto Isola Bianca, nonostante l'invito ad allontanarsi più volte ripetuto dalle forze di polizia.

PORTI - Il porto vecchio di Cagliari e lo scalo industriale di Macchiareddu sono le zone più calde della protesta dei "forconi sardi" nel Cagliaritano. Al Porto canale continua il blocco degli autotrasportatori con Tir e autogru sistemati in fila davanti ai cancelli dei terminal. Qualche incomprensione durante la mattinata per lo stop delle forze dell'ordine ad alcuni mezzi pronti a dare manforte ai manifestanti: l'obiettivo è quello di scongiurare il blocco totale e tenere libero un corridoio per gli autotrasportatori che non vogliono aderire alla protesta. Sul posto Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia. Trattative fra i manifestanti che chiedono a chi transita di unirsi al blocco e i conducenti dei mezzi che chiedono di passare sulla base delle indicazioni delle aziende. Lunghe code all'ingresso della città in via Riva di Ponente, zona nella quale continua il presidio dei movimenti con volantinaggio e mini comizi al megafono di pochi minuti. Proseguono anche i blocchi all'ingresso della città sulla 130 e sulla 131. Regolare nel porto passeggeri di Cagliari l'arrivo dei traghetti mentre in quello commerciale è saltata la corsa della nave merci Puglia che è rimasta bloccata nel porto di Livorno.

NUORO E OGLIASTRA - La protesta si è estesa a macchia d'olio anche nel Nuorese e in Ogliastra. In particolare blocchi da questa mattina sulla strada Nuoro-Siniscola, al bivio per Lula, sulla bretella della 131, e sulla strada che collega il nuorese con Olbia e Orosei. Vari presidi di autotrasportatori che, a singhiozzo, ogni 15 minuti, fanno passare le auto dopo aver spiegato le motivazioni della protesta. Blitz anche sulla 125 all'altezza di Tertenia, dove alcuni camionisti intorno alle 7,45 hanno cominciato a distribuire volantini, senza tuttavia creare particolari disagi alla viabilità.

COMUNI - A Villamassargia serrande abbassate e solidarietà da parte delle mamme dei bimbi che frequentano le scuole elementari: "Per discutere e affrontare la situazione - ha affermato il sindaco Franco Porcu - abbiamo deciso di convocare un consiglio comunale straordinario". Ma riunioni sono previste in vari comuni della Sardegna per tenere alti i motivi della protesta che dovrebbe andare avanti sino a venerdì.

ALCOA - Ieri mattina migliaia di operai dell'Alcoa e i sindaci del Sulcis hanno sfilato per le strade di Cagliari. Oggi a Roma è in programma un vertice al ministero dello Sviluppo economico tra Governo, Regione, vertici dell'Alcoa e dirigenti della Glencore, la multinazionale svizzera interessata ad acquisire lo stabilimento di Portovesme.