S. Margherita ligure - 11.6.11 mettiamo sabbia negli ingranaggi di confindustria!

8 / 6 / 2011

Ormai da anni la crisi avanza diventando sempre più complessa e rivelando la sua natura strutturale.

La precarietà del lavoro e del reddito, la difficoltà di raggiungere fine mese, l’impossibilità di fare progetti per il proprio futuro, non riguardano più solo i giovani assunti con contratti “atipici”, ma stanno investendo con forza anche il lavoro operaio nelle grandi imprese.

Quello che sta accadendo alla FINCANTIERI come alla FIAT ed in molte altre fabbriche non può più essere letto come un caso isolato o una necessità straordinaria, ma si mostra come una chiara strategia generale che investe tutto il mondo del lavoro.

Da un lato i licenziamenti di massa minacciati in Fincantieri, i ricatti di Marchionne, le migliaia di lavoratori in cassa integrazione da anni, dall’altro contratti di lavoro che garantiscono sempre meno anche i diritti fondamentali, che permettono uno sfruttamento simile alla schiavitù, che non danno neppure più la prospettiva o la speranza di un lavoro stabile.

Oggi è chiaro: siamo tutti precari, siamo tutti senza garanzie per il futuro, tanto che 1 italiano su 4 è a rischio povertà.

L’altra faccia della medaglia è rappresentata dall’assalto della finanza a beni e servizi che dovrebbero essere e restare comuni: l’acqua, l’ambiente, i trasporti pubblici, la scuola, le università.

Un assalto violento, che utilizza e sfrutta la crisi come un ariete per sfondare principi che noi ed i nostri padri abbiamo posto a tutela di diritti ritenuti inviolabili: l’accesso ai beni essenziali, la salute, l’istruzione, la tutela del territorio.

Dalle fabbriche alle scuole, dalle piazze di Londra a quelle di Madrid la risposta a questo attacco generalizzato ai diritti di tutti ha nomi precisi: la rivendicazione del diritto ad un REDDITO e ad un FUTURO, la difesa dei TERRITORI e dei BENI COMUNI!

Chi lotta per difendere il lavoro (e i suoi diritti) e chi si oppone alle speculazioni e alle violenze sull’ambiente, chi difende la scuola pubblica e chi si mobilita sui referendum fa parte di un movimento collettivo che parte dal lavoro ma parla subito di diritti, di beni comuni intesi come risorse da difendere e valorizzare e non merci da mettere a profitto.

I giovani di CONFINDUSTRIA si riuniranno in congresso nazionale nella bolla dorata di Santa Margherita Ligure il 10 e 11 giugno.

Sabato 11 giugno saremo a Santa Margherita per aprire uno spazio politico di opposizione reale, dal basso, che dia visibilità ad un altro paese fatto da chi quotidianamente si organizza e resiste ai piani criminali di CONFINDUSTRIA.

Confindustria è abituata a decidere della vita di milioni di persone nel silenzio dei palazzi o dei grandi alberghi… portiamo a S. Margherita tutto il rumore di un paese in lotta.

11 GIUGNO dalle 9,00

Giardini pubblici

S. Margherita Ligure

ACARI TIGULLIO – UNITI CONTRO LA CRISI GENOVA.