Venezia - No Fornero Day

Run Fornero Run

Oggi migliaia di studenti medi, universitari e lavoratori precari per le calli di Venezia, fino all'occupazione del Rettorato di Ca' Foscari.

23 / 11 / 2012

Oggi, finalmente tutti assieme dietro al book block, studenti delle scuole superiori, universitari, attivisti degli spazi sociali cittadini, docenti e lavoratori precari hanno dato a loro modo un "appassionato benvenuto" ad Elsa Fornero, Ministro del non eletto Governo Monti, invitata a parlare proprio nell'Università sconvolta dai tagli. Un'università che altro non ha da offrire ai neo-laureati se non l'immissione in un mondo del lavoro sempre più precarizzato e sacrificato ai diktat imposti dal sistema finanziario. Ricette applicate alla lettera dal nostro governo tecnico. 
L'incontro, inizialmente programmato nel rettorato di Cà Foscari, blindato dall'insediamento dell'attuale Rettore, sarebbe passato sotto silenzio se, a partire dalle scuole e dagli Atenei cittadini, non fosse arrivato un chiaro segnale di mobilitazione e di sdegno. La reazione della Fornero e del lacché Carraro è di quelle a cui il ministro ci ha ultimamente abituati: la fuga. Infatti l'incontro viene spostato in isola, a S. Servolo. Bella prova di disponibilità al dialogo! 
Alle 9 a p.le Roma eravamo oltre 2000 studenti, ma anche docenti, precari e cittadini, ci era forse arrivato l'invito ad un confrontro? E' forse frutto del dialogo e del confronto la Riforma del Lavoro targata Fornero? No, anzi essa è il frutto di una logica di sopraffazione, di riduzione del tema del lavoro e del welfare a mero bersaglio di tagli e ancora tagli.
La piazza di Venezia, come lo sciopero europeo del 14 novembre, afferma con forza che oggi il dialogo può ripartire solo da un cambiamento vero, da una revisione radicale delle politiche contro la precarietà, per il reddito di cittadinanza e per un nuovo welfare adeguate alle forme del lavoro atipico e autonomo.
Alla sede centrale siamo arrivati in talmente tanti che l'edificio e il cortile non sono stati sufficienti a contenerci tutti. Ecco dove sarebbe dovuto avvenire un momento di confronto, ecco dove Ministro e Rettore avrebbero dovuto e potuto aprire le porte e discutere i contenuti della protesta. La scelta di isolarsi, nel vero e proprio senso della parola, è stata tutta loro.

La nostra scelta è stata quella di aver reso la città di Venezia inagibile per questo ennesimo siparietto di poteri forti, un risultato positivo, voluto e sentito dai manifestanti. Non a caso abbiamo accolto con risate e fischi la tardiva e ridicola  richiesta del Ministro di incontrare solo una piccola delegazione, al riparo nella sua isoletta che non c'è.

Quello che invece c'è, oggi, è un piano di tagli e smantellamento dei diritti, portato avanti da Monti e dal suo governo, che, alla faccia della tecnica, applicano acriticamente quella ricetta neoliberista che spinge il mondo nelle sabbie mobili della crisi. Oggi a Venezia, in migliaia, abbiamo dimostrato che non siamo più disponibili a sprofondare.

Collettivo Li.S.C. (Liberi Saperi Critici di Cà Foscari), Collettivo Incurabili (Accademia di Belle Arti), Coordinamento studenti medi Mestre-Venezia, Laboratorio Occupato Morion, S.a.L.e. Docks, Rivolta PVC.

no fornero day - video-racconto della giornata