Assemblea martedì 30 agosto ore 20.30 a Rovereto

Rovereto (Tn) - No al Giro della Padania

Appello per una mobilitazione dal basso contro il "giro dell'intolleranza"

18 / 8 / 2011

APPELLO DI MOBILITAZIONE CONTRO IL GIRO DELLA PADANIA:

Venerdì 9 e sabato 10 settembre alcune strade del Trentino saranno attraversate dal Giro della Padania: un'iniziativa fortemente voluta da Bossi e dal suo partito, una gara di bici dal sapore propagandistico attraverso la quale si vuole legittimare un territorio inesistente.

L'evento sportivo avrà inizio il 6 settembre a Paesana, in provincia di Cuneo, dove la settimana successiva Bossi preleverà l'acqua delle sorgenti del Po in un'ampolla, mentre la quinta e ultima tappa si svolgerà tra Rovereto e Montecchio Maggiore (Vicenza) “stranamente” poco prima della tradizionale Festa dei popoli padani a Venezia, dove avranno luogo gli ormai noti deliri dei leaders leghisti.

Con questo Giro, inserito nel calendario ufficiale dell'UCI (Unione Ciclistica Italiana), la Lega Nord, camuffata da amante del ciclismo, punta a recuperare quel margine di consenso che ha perso, non riuscendo più a mantenersi come forza politica di “lotta e di governo”.

Data la sua presenza nel governo di “Roma ladrona”, in vari ministeri e nella gestione del potere (dai consigli d'amministrazione, ai comuni, alle province fino le regioni), i leghisti sono ormai percepiti come Casta. Di fronte a politiche economiche disastrose, con tagli sempre più pesanti al welfare, a un complessivo impoverimento dei lavoratori e una brutale precarizzazione delle vite, i leghisti cercano rozzamente di distogliere l'attenzione dalla crisi tornando a sproloquiare su secessione e identità etnica.

Ci troviamo davanti a un altro loro esplicito tentativo di far riconoscere la legittimità di quella che chiamano Padania: un territorio i cui confini non sono rintracciabili sulle mappe, ma che nelle loro menti serve a escludere il diverso in un percorso nel quale il partito è riuscito a istituzionalizzare il razzismo contro i migranti attraverso leggi come la Bossi-Fini, i rimpatri forzati verso l'ex alleato Gheddafi e la carcerazione preventiva nei cosiddetti C.I.E. (Centri d'Identificazione ed Espulsione).

Se invece comunità intere scelgono di opporsi alla distruzione del territorio causata da opere come la TAV in Val di Susa, quelli del “Paroni a casa nostra” non si fanno problemi a reprimere le proteste con l'uso della forza militare.

La bandiera dell'intolleranza è sempre ben alzata a livello nazionale e anche a livello locale i suoi discepoli non perdono un giorno per inscenare proteste indegne contro gli immigrati e i mendicanti, arrivando addirittura a rifiutarsi di ricordare dei bambini morti in un rogo solo perché rom.

Il “Giro della Padania”sarà quindi anche spazio di intolleranza oltre che vetrina di un'idea separatista che è tanto ridicola quanto pericolosa.

Ci indigniamo infine per un uso distorto dello sport, poiché crediamo in una pratica sportiva che non si faccia carico di istanze separatiste e che non sia assoggettata ad un partito razzista.

Sosteniamo infatti che lo sport, quello buono, sia inconciliabile con i presupposti leghisti: lo sport è vero se è quello che fa dell’uguaglianza, del rispetto dell’avversario e della fratellanza universale i propri portabandiera. Crediamo così in una pratica sportiva che sia portatrice di valori inclusivi, di partecipazione e di rispetto per tutte e tutti, in modo da divenire immuni ai discorsi leghisti e che vada così a contrastare chi predica quotidianamente la paura e l'odio per il diverso.

 

Invitiamo quindi tutta la cittadinanza ad un'assemblea pubblica martedì 30 agosto alle 20.30 presso la sala del Brione - viale Trento a Rovereto, per ricercare una comune presa di posizione e per dare spazio alla nostra indignazione nei confronti di un evento sportivo che è frutto di interessi elettorali ed economici e che pubblicizza l'idea di un territorio inesistente fondato sul disprezzo dell'altro.

Per un Trentino antirazzista e accogliente, diciamo NO al giro dell'intolleranza!

Primi firmatari: 

Elena Bertoldi - Fabrizio Bettini - Stefano Bleggi - Matteo Bolner - Lino Calvetti - Ezio Casagranda - Roby Cattoi - Marco Laezza - Rolando Lutterotti - Fabiano Malesardi - Antonio Marchi - Bruna Mura - Mattia Pelli - Gianfranco Poliandri - Simone Prosperi - Antonio Rapanà - Alessandro Rognoni - Paola Rosà - Maddalena Simoncelli - Valentina Sega - Andrea Dario Tomasoni - Alice Tomasoni - Stefano Turrini - Lorenzo Zandonai - Anna Zanoni - Luisa Zanotelli - Kundalini project - Sabung Noise Rock - Marzia Deflorian - Giovanni Galluccio - Lazzaretto Angiolina - Luca Vicentini - Shira Cimadom - Stefano Michelazzi - Filippo Rigotti - Elisa Franceschi - Fabio Ghisu - Milo Tamanini - Alan Ravanelli - Emanuele Brizzante - Andrea Trentini - Andrea Heidempergher - Mara Rossi - Antonio Mura - Sara Vicenzi - Alessandro Nicoletti - Alice Cucchi - Virginia De Salvo -  Floriano Simoncelli - Chiara Bertamini - Rosa Fabiani - Riccardo To deschi - Anna Stedile - Francesca Andreolli - Luca Nicolodi - Marica Baldessarini - Alessio Merighi - Giorgia Cestaro - Elisa Zoller - Omar Cecchi - Luca Cappelletti - Massimo Tavonatti - Anna Irma Battino - Ervinio Denardi - Annalisa Foletti - Nicola Ferrari - Antonio Senter - Filippo Orlando - Luciano Stoffella - Riccardo Guadagnin - Circolo Mesa - Micol Marchi - Veronica Luzzi - Claudio Robol - Elisa Agosti - Michele Toffalori - Gianluca D'Angella - Gianni Bovolo - Martina Marchiori - Paolo Piva - Claudio Raffaelli - Cristiano Modenese - Anna Ballardini - Carla Pedretti - Maria Manincor - Ilaria Pedrini - Alessio Battiston - Nicola Marini - Stefano Ischia - Don Bruno..

PER ADERIRE ALL'APPELLO:

[email protected]
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