La risposta dei movimenti all'Assessore Regionale dell Campania

Romano mente sapendo di mentire. Chiaiano resterà chiusa

23 / 4 / 2012

Apprendiamo dalla stampa che nella relazione inviata dalla Regione Campania all’Europa sarebbe prevista, per il 2013, la riapertura della discarica di Chiaiano per il contenimento della frazione umida stabilizzata prodotta presso lo stir di Caivano. I cittadini e le cittadine di Chiaiano, Marano e Mugnano chiedono un chiarimento all’assessore Romano e al Commissario Vardè, facendo presente che la frazione umida stabilizzata è ancora qualcosa di ignoto non da garanzie, mentre è invece noto e esistente il processo in atto per la chiusura definitiva e della bonifica della discarica di Chiaiano ottenuta grazie alle lunghe mobilitazioni prodotte su quei territori . Tealaltro proprio martedì, le operazioni di chiusura dell’invaso saranno oggetto di una seduta monotematica da parte della Commissione d’inchiesta sulla discarica del Consiglio comunale. Per questo appare legittimo il sospetto che il piano regionale prospettato a Bruxelles sia confezionato come una sorta di “specchietto per le allodole”, cioè che il sito in chiusura di Chiaiano sia indicato per poter dimostrare all’Europa che la Regione si sta comunque muovendo, quando in realtà mancano completamente risposte strutturali al tema dei rifiuti e la Regione sta barcollando nel buio.Prova di questo è l’insistenza con cui la Regione, ed in particolare l’assessore Romano, continua a riferirsi alla costruzione dell’inceneritore di Napoli est, rispetto a cui l’amministrazione comunale di Napoli ha già espresso la sua netta contrarietà. L’unica certezza è che i cittadini e le cittadine di Chiaiano, Marano e Mugnano continueranno a difendere il loro territorio, massacrato dalla presenza di una discarica realizzata dalla camorra come dimostrano le attuali inchieste giudiziarie e che continua a creare numerosi disagi. I cittadini e le cittadine di Chiaiano, Marano e Mugnano, dunque, vedono un unico futuro per quanto riguarda la discarica: la sua chiusura definitiva e la bonifica di tutta l’area circostante .invitiamo Caldoro , Romano , e Varde’ a prendere in considerazione le alternative all’inceneritore e alle discariche , alternative oggi avvalorate dalle mobilitazioni di Quarto. I cittadini della Campania vogliono raccolta differenziata e impianti alternativie ed è arrivato il momento di ascoltare i comitati che in questi anni si sono battuti per l’affermazione di un ciclo di smaltimento dei rifiuti virtuoso.

 

Commons – rete dei comitati per i beni comuni di Napoli e provincia