La scusa? Aveva fatto delle avance ad una ragazza italiana fidanzata con un coatto del quartiere. Secondo qualcuno non è razzismo, lo avrebbero fatto anche se era italiano. Allora sono fascisti?… sessisti? (la donna è mia e non me la tocchi...). Fa differenza?
ROMA (6 agosto) - Anche Roma si ripetono episodi di violenza, e raid contro immigrati, come quello di Napoli
di un paio di settimane fa. Così, tre persone sono state sottoposte a a
fermo di indiziato di delitto per tentato omicidio in relazione
all'aggressione di ieri sera di un bengalese di 23 anni a Tor Bella
Monaca. Si tratta di un 18enne, un 19enne e un 38enne. Accusato di aver
preso parte all'aggressione anche un ragazzino di 12 anni, non
imputabile.
Lo straniero, Abdul, è rimasto gravemente ferito ed è stato
ricoverato in prognosi riservata al Policlinico Tor Vergata. E' stato
preso a bastonate e accoltellato. Lavora presso una frutteria gestita
da connazionali su via di Villabate. L'aggressione è avvenuta ieri
davanti al negozio verso le 17.30.
Una testimone racconta che davanti all'aggressione «nessuno ha mosso un dito
finché non sono arrivati i soccorsi». La ragazza racconta che il gruppo
«ha preso a bastonate in testa» il bengalese «lasciando 4 bastoni per
terra spezzati a metà e ricoperti di sangue».
A scatenare il pestaggio sarebbero state dell'avances fatte una
ragazza della zona. «So che aveva dato fastidio a una 17enne fidanzata
da tempo con un ragazzo di Tor Bella Monaca - ha raccontato la
testimone - Lei ha raccontato tutto e da lì è stata organizzata una
spedizione punitiva». «Secondo me - conclude - non c'è nulla di
razzista, sarebbe successo anche con un italiano».
«In un lago di sangue». Una signora che abita vicino al luogo del pestaggio racconmta: «Ho
sentito qualcuno che piangeva in strada e mi sono affacciata dalla
finestra. A quel punto ho visto un ragazzo per terra in un lago di
sangue».
«Siamo abbandonati». «Aveva delle ferite sulla testa e dei
tagli sul corpo - prosegue la donna - c'era gente affacciata che si è
precipitata in strada e poco dopo sono arrivati i soccorsi. È un
ragazzo che conosco di vista, abita qui in zona e spero che stia bene.
È assurdo che accadano cose del genere in pieno giorno». D'accordo
anche altri residenti della zona di Tor Bella Monaca vecchia. «Siamo
completamente abbandonati - dice un'altra residente e madre di una
14enne - servono controlli da parte della polizia e dei carabinieri.
Altro che ronde, questo quartiere fa davvero paura».
I gestori del negozio. Uno dei fratelli Mollah, titolari
dell'omonima frutteria, raccontano di non aver mai avuto problemi nel
quartioere da quando, 4 mesi fa, hanno aperto la frutteria.
L'aggredito, Abdul, li aiuta da un mese. «È un bravo ragazzo - spiega
Mollah - non ha mai creato problemi». Al momento dell'aggressione c'era
solo il fratello del titolare, ma era in bagno. «So che gli aggressori
hanno avvicinato Abdul qui fuori - prosegue - lui ha cercato di
scappare ma è stato picchiato e si è accasciato per terra davanti ad un
bar. Oggi sono andato a trovarlo e mi ha detto di sentirsi meglio e di
aver riconosciuto dalle doto alcuni degli aggressori».
Anche nel bar di via Ravanusa parlano di Abdul come «un bravo ragazzo,
una persona silenziosa che non da fastidio a nessuno». Il figlio della
titolare racconta di aver visto Abdul accasciarsi. «Abdul è un nostro
cliente abituale - spiega - e non dà fastidio a nessuno, quindi non
credo ci possano essere ipotetiche storie di ragazze infastidite».