Roma: Sperpero di denaro pubblico, continua la beffa sul Santa Maria della Pietà

Comunicato stampa dall'associazione Ex Lavanderia - Per l'Uso Pubblico, Sociale e Culturale dell'Ex Manicomio di Roma S.Maria della Pietà

21 / 7 / 2009

Ancora la Repubblica  si fa portavoce acritica delle veline di Montino sul S.Maria della Pietà.

La notizia riportata è una "non notizia". Oggi la Giunta Regionale delibera sul S.Maria della Pietà. La Delibera in questione è null'altro che la copia esatta di un'analoga Delibera approvata a novembre 2007. Nulla cambia e tutto conferma ciò che diciamo da sempre:

LA GESTIONE DELLA VICENDA S.MARIA DELLA PIETA' E' UNA OPERAZIONE CHE COPRE GLI ATTI ILLEGITTIMI DELLA ASL RME E, ANZI, NE PREMIA LA GESTIONE DISSENNATA DELLE RISORSE.

In sintesi: nel 2000, lo Stato spende 35 miliardi di lire per ristrutturare alcuni padiglioni e destinarli ad accoglienza turistica. La Regione con una Legge (20/97) vincola i finanziamenti al mantenimento della destinazione d'uso. Per i cittadini e la città è l'illusione di avere finalmente degli ostelli della gioventù drammaticamente mancanti nella capitale.

Invece, violando la legge, la ASL incamera i finanziamenti e dopo solo 3 anni smantella gli ostelli, sottrae gli arredi, trasforma gli interni e vi trasferisce proprie strutture. Un atto illegittimo che, secondo legge, dovrebbe prevedere la restituzione del finanziamento ricevuto.

Tutt'altro. La Regione decide di "devolvere" 12 milioni di Euro alla ASL per ristrutturare altri padiglioni al fine di spostare i servizi illegittimamente collocati nei 5 padiglioni destinati ad ostello.

Il quadro si completa nell'investimento previsto sempre dalla Regione per realizzare le case degli studenti. Altri soldi (2 milioni e 500mila) per rifare da capo ciò che la ASL RME ha smantellato illegittimamente 6 anni fa.

Così la Regione Lazio spende soldi che già erano stati spesi, premia la gestione dissennata della ASL RME, fa arricchire le solite ditte che fanno e rifanno gli stessi lavori.

Tutto in nome di un presunto Campus universitario che i giornali hanno annunciato come imminente decine di volte in 12 anni e la cui realizzazione è invece in alto mare.

Ma questa è solo una parte della vicenda per la quale speriamo che compaia miracolosamente un vero giornalista per raccontarla od un magistrato per indagarla.

Il parco trasformato in parcheggio, uno spezzatino di funzioni senza senso a prevalenza ospedaliera che smentisce dichiarazioni e programmi elettorali, padiglioni affidati a cooperative fantasma, il reinserimento di pazienti psichiatrici, una gestione del trasferimento del Municipio che fa spendere ancora soldi al Comune per l'affitto dei locali di via Battistini (questione per altro non affrontata dalla Delibera della Regione), la violazione sistematica della Legge che prevede di investire i proventi (affitti e vendite) nei progetti di Salute Mentale.

Ancora l'assenza di qualsiasi processo partecipativo, lo scandalo della Delibera Comunale firmata da 9.000 cittadini e mai discussa.

Infine, nonostante le centinaia di mail e gli impegni presi negli anni, il rifiuto di rendere legale l'esperienza culturale dell'Associazione Ex Lavanderia e la decisione surreale di "regalare" il Padiglione 31(la Ex Lavanderia) al Comune di Roma:

che il problema dell'Associazione che denuncia le malefatte della Regione e della ASL  lo "risolva" Alemanno.

Una giunta di coraggiosi...