Ancora lavoratori sul tetto che scotta. Stavolta è toccato ai
precari dell'Ispra, dopo un'assemblea indetta questa mattina da Usi
RdB Ricerca, montare sulla sede dell'ente di via Casalotti e
minacciare di restarci fino alla conclusione, positiva, della loro
vertenza.
L'Ispra, ente di ricerca pubblica ambientale che effettua anche
funzioni di controllo e ispezione, ha già licenziato 200 precari
storici e si appresta a licenziarne altri 250, “il 40% del
personale e la quasi totalità dei lavoratori giovani dell'ente"
ricorda l'Usi RdB. "Se questo piano di licenziamenti verrà portato
a termine, da gennaio - aggiunge il sindacato - il settore della
ricerca sul mare sarà di fatto completamente azzerato".
"I lavoratori precari dell'Ispra sono ormai alla disperazione -
spiega Claudio Argentini della Segreteria Nazionale Usi RdB Ricerca
-. Oltre a perdere il lavoro, a cui hanno dedicato molti anni della
loro vita, spesso con salari da fame, il Ministro e la struttura
commissariale che gestisce l'Ente stanno azzerando completamente la
ricerca dedicata al mare. Come segreteria nazionale avevamo
previsto che ulteriori licenziamenti, dopo i 200 della scorsa
estate, sarebbero stati la goccia che avrebbe fatto traboccare il
vaso e causato l'esplosione della rabbia di questi lavoratori. E
non scenderanno se non di fronte ad atti chiari che garantiscano
loro il mantenimento del posto di lavoro e il sostegno al settore
della ricerca marina".
Tra tante dichiarazioni a sostegno dei lavoratori dell’Ispra,
spiccano le parole di Esterino Montino. "Esprimo tutta la mia
solidarietà ai precari Ispra che in queste ore stanno manifestando
per la salvaguardia del posto di lavoro - afferma il vicepresidente
della giunta della regione Lazio -. Il mio appello è rivolto al
Governo, e in particolare ai ministri Prestigiacomo e Sacconi,
affinché si adoperi sia per dare riconoscimento delle competenze e
certezza di lavoro ai ricercatori, sia per valorizzare le attività
dell'ente".
Fonte: Repubblica.it 24.11.09
Roma - Ricercatori precari sul tetto dell'Ispra
25 / 11 / 2009